Conosce i killer, ma nega: parroco
sentito per un'ora e mezza dal Pm

Giovedì 14 Maggio 2015
Conosce i killer, ma nega: parroco sentito per un'ora e mezza dal Pm
4
PADOVA - Don Tiziano Bruscagin è rimasto per quasi un'ora e mezza davanti al Pm Giuseppe Tittaferrante e ai carabinieri del Reparto Investigativo di Comacchio che stanno indagando per la morte di Willy Branchi. All'uscita dalla procura, silenzio assoluto da parte del prete e del suo legale, Milena Catozzi, mentre l'unico a parlare, anche con toni verbalmente minacciosi, il suo accompagnatore per impedire di avvicinare il prete e criticando gli articoli scritti: «Attenti a quello che scrivete e riflettete su ciò che avete scritto».



L'interrogatorio del prete è la svolta del caso della morte di Willy Branchi, il diciottenne di Goro ucciso nel 1988 in circostanze mai chiarite. Una inchiesta riaperta nell'ottobre scorso, per cui l'attenzione degli inquirenti, dopo la riapertura si era puntata su don Tiziano Bruscagin che all'epoca del delitto era parroco di Goro e che attualmente presta servizio nel Padovano: il religioso è stato convocato in procura per essere ascoltato sui suoi segreti. È indagato per il reato di false informazioni al pubblico ministero perché dopo aver dichiarato alla stampa di conoscere «nomi, cognomi e soprannomi» degli assassini di Willy, come testimone ha poi negato tutto di fronte all'autorità giudiziaria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci