Protesta sindacale, il titolare
non può entrare: 24 denunciati

Giovedì 17 Dicembre 2015 di Camilla Bovo
Il presidio all'esterno della Nek
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MONSELICE - Ventiquattro soci-lavoratori (quasi tutte donne) della cooperativa Libera, in forza all'ex centro riciclo di Monselice, da anni gestito dalla Nek, sono stati denunciati per violenza privata dal presidente della stessa cooperativa, il 54enne Marco Zese. Il tutto è riconducibile alla protesta messa in atto dai lavoratori dopo la decurtazione di 80 euro dagli stipendi, avviata con la proclamazione dello sciopero ad oltranza lo scorso 9 dicembre.

Dopo che l'azienda, in risposta alla protesta dei lavoratori, ha deciso di chiudere l'attività a tempo indeterminato, alcuni responsabili del sito sono entrati con i carabinieri, per spegnere gli impianti. Durante la ricognizione si è scoperto che numerosi nastri per la lavorazione del materiale erano stati tagliati, rendendo l'impianto di fatto inutilizzabile. Subito l'azienda ha presentato denuncia contro ignoti per danneggiamento. Il giorno dopo il titolare della cooperativa e alcuni tecnici sono tornati nell'impianto di via Umbria per fare un sopralluogo e per rendersi conto così dell'entità dei danni. I lavoratori che stavano manifestando davanti ai cancelli, però, hanno impedito fisicamente al gruppetto di entrare nel sito. Ne è nato un diverbio, al termine del quale Marco Zese ha raggiunto la caserma dei carabinieri di via Orti, deciso a sporgere denuncia contro i lavoratori.

Si tratta di 24 persone, quasi tutte donne, che ora dovranno rispondere di violenza privata. Lo scenario intanto è cambiato nello stabilimento di via Umbria. Dopo l'incontro che i lavoratori e l'Adl Cobas hanno avuto lo scorso martedì con il sindaco Francesco Lunghi e l'assessore Giorgia Bedin, per dibattere la questione, i lavoratori sono tornati sui propri passi. Rendendosi conto che in gioco c'è il proprio futuro lavorativo, hanno scritto una lettera all'azienda e alla cooperativa dicendosi disposti a tornare al lavoro, anche a rotazione, per occuparsi delle poche mansioni rimaste, visto che gran parte degli impianti è fuori uso. E ieri mattina hanno permesso al titolare della cooperativa e ai tecnici di entrare nel sito per una ricognizione.
Ultimo aggiornamento: 15:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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