Zaia: «Mascherine e guanti non si trovano, ecco come fare. Tampone, responso in diretta ad un papà. Messe a Pasqua, no»

Domenica 5 Aprile 2020
Luca Zaia, la diretta del governatore su Facebook oggi domenica 5 aprile 2020
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Coronavirus Veneto, Luca Zaia, la DIRETTA di oggi, 5 aprile 2020.

Cosa ha detto il governatore e cosa sta succedendo in Veneto. «Non mi sento di dire che abbiamo passato "il picco": certo abbiamo passato "un picco" - ha detto il governatore del punto stampa odierno - ma non so dire se ce ne potrà essere un altro, e perché ciò non avvenga, bisogna che i veneti restino a casa. Lo slogan potrebbe essere "se volete uscire di casa, dovere stare in casa". Una bella notizia: nelle ultime ore sono nati in Veneto 95 bambini».

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Il bollettino di oggi
 Le ultime notizie sul Covid-19 sul Gazzettino.it.  Il bollettino della Reghione Veneto di oggi 5 aprile 2020 (ore 8). Sono state 7 le nuove vittime che portano il totale dei deceduti a  631. Sono poi 9.650 contagiati positivi, 945 negativizzati. Isolamento ancora per 19.987 persone. Situazione difficile a Verona con 121 nuovi casi, staccata Padova che ne ha avuti 70. Molto bene le altre province a parte Venezia (44). In terapia intensiva 325 persone. I dimessi superano i ricoveri per il secondo giorno. 

Ospedali. «Oggi ci sono negli ospedali veneti 11.000 ricoverati di cui 2.000 infetti da coronavirus - ha detto Zaia ad inizio conferenza stampa - Curare 9000 persone non ammalate di Covid è stato il successo più grande, anche se non se ne parla molto». 

La settimana andata e la prossima. «Vi avevo detto che questa sarebbe stata una settimana cruciale è lo stata. Ha indicato la direzione: quella di un lento recupero, ma non bisogna abbassare la guardia. Adesso ci aspetta un'altra settimana che sarà determinante. I veneti sono stati la vera medicina del coronavirus, lo dice anche uno studio di Google, basato sui tracciati delle celle telefoniche: si sono dimezzati i flussi di gente in giro, lo dicono i telefonini. Ringrazio i veneti, eccezionali».

Quando si può uscire di casa: il raggio di 200 metri. «Si confermano le prescrizioni di base: si può uscire nel raggio di 200 metri massimo da casa e sottolineo raggio di 200 metri. I cittadini possono uscire per comprare derrate alimentari, andare in farmacia o per motivi inderogabili, come ad esempio una visita in ospedale, un parente che si è sentito male. Comprare le piantine nei vivai non è un'urgenza inderogabile».

Supermercati e negozi di generi alimentari: «Lunedì di Pasqua è come una domenica, sarà chiuso. Lo preciseremo».

Vivai e nuove regole. «Su questo punto dei garden center voglio precisare: i titolari possono vendere ai grandi punti vendita come i supemercati, dove sono allestiti gli angoli verdi. Le fiorerie, come i vivaisti, possono fare consegne a domicilio.
La manutenzione del verde è consentita: sia chiaro, per noi il verde è verde pubblico e i campeggi, non il verde privato. Faremo nelle prossime ore anche un'altra ordinanza per chiarire alcune cose: se ci sono attività aperte per legge, tipo i tabaccai, e hanno un angolo dove già vendono ad esempio cancelleria, possono continuare a venderla. Non è una misura contro la cancellerie, anche perchè si tratta ancora di pochi giorni». 

Riapertura aziende «La riapertura delle aziende a cui sono favorevole compete al governo, non è una competenza regionale. E' assolutamente necessaria, ma deve essere validata dal punto di vista scientifico: non possiamo permetterci ricadute. Molte aziende sono in difficoltà, penso al settore moda: se non riescono a ripartire in breve tempo, perdono la stagione e lo spazio verrà occupato da altri, magari dai cinesi». 

Dopo il 13 aprile. «Scadrà definitivamente il 13 aprile? Dobbiamo attendere cosa dirà il Decreto del presidente del Consglio per capire quale sarà la direzione. In base a quello che dirà decreto, potremo applicare ulteriori restrizioni ma non allargamenti. Questo dice la legge.  In ogni caso, il governatore veneto ha auspicato «che il governo decida in anticipo su cosa succederà dopo il 13 aprile, perché solo così noi potremo dare un contributo utile a questa decisione. Ed anche i cittadini devono sapere in anticipo quale sarà il loro futuro dopo il 13 aprile».

Mercati all'aperto. «Non li abbiamo chiusi, abbiamo solo detto che vanno rispettate alcune regole di igiene e sicurezza pubblica».

Mascherina e guanti «Dicono che non si trovano. Per quanto riguarda le mascherine vanno coperti naso e bocca comunque. Guanti: se non si trovano il cittadino può documentare che non si trovano, nessuno taglia le mani. Ci vuole buon senso anche da parte di chi fa i controlli. Cerchiamo di non avere troppi eccessi di zelo. Lo dirò anche ai sindaci».

Mascherine disponibili, il punto. «Il Veneto, attraverso l'Azienda Zero, ha acquistato già 24 milioni e 700 milioni di mascherine di protezione, e ne sta consegnando alle Usl 239mila al giorno.  Per la precisione, vi sono in magazzino - da qui a sei mesi - 13,3 milioni di mascherine chirurgiche, 7,6 mln di tipo FFP2 e 3,7 mln FFP3. Noi siamo già usciti dall'incubo delle mascherine. Adesso questi presidi ci sono e auspico che il Governo dia modo ai cittadini di approvvigionarsene sul mercato, perchè vale ancora il discorso dei sequestri. Tamponi, siamo a 133.000 tamponi fatti ed è un dato che aumenta  di continuo, consideriamo di arrivare a produrre 15.000 tamponi al giorno»

Figlia negativa al virus. «Il tampone di sua figlia non aspettava l'esito da 24 giorni. È stato fatto il 24 marzo, e posso dirle che è stato refertato ieri: è negativo». Così il governatore Luca Zaia ha risposto in diretta al papà di una ragazza che si era lamentato perchè «da 24 giorni», a suo dire, attendeva l'esito del tampone naso-faringeo della figlia. L'uomo, presentatosi anche oggi nella conferenza stampa in Protezione Civile, si è scusato per l'equivoco, ammettendo che in effetti il 24 marzo era la data di effettuazione dell'esame. «Nessun problema ha tranquillizzato Zaia - Lei comunque denunciando qualcosa fa sempre un servizio. E faccio molti auguri a sua figlia». 

Messe a Pasqua.
«Non intervengo su queste cose. Ho visto, ed è giusto rispettare l'idea; so che molti cattolici chiedono la riapertura o la possibilità di celebrare la Pasqua, elemento fondante della religiosità. Non è irrilevante. Ma, oggettivamente, ricordo (anche noi chiedemmo al Patriarca di Venezia della possibilità di rispettare il droplet) l'Istituto Superiore di Sanità disse assolutamente no. Anche perchè in letteratura ci sono casi di grandi contagi nelle celebrazioni religiose».

Giovani eccezionali. «I nipoti hanno salvato la vita ai nonni. Di giovani non ne vedete tanti in giro, sono stati eccezionali».

Trapianto. «È stato eseguito con successo la scorsa notte all'Azienda Ospedaliera di Padova un trapianto di reni su una ragazzina di 11 anni, di origine moldava - ha reso noto Luca Zaia - Non c'è solo l'emergenza del Coronavirus, la nostra sanità garantisce anche gli altri interventi importanti, come appunto un trapianto».

Animali. «Non abbandonate gli animali è una vergogna abbandonare cani e gatti per strada e purtroppo se ne trovano ultimamente di abbandonati. Non facciamo allarmismo e ad oggi non si sono rilevanze  scientifiche sulla possibilità che un animale trasmetta il virus all'uomo. In ogni caso sono in costante contatto con il nostro servizio veterinario è al momento non c'è alcun allarme in questo senso». È o l'appello lanciato ai veneti dal presidente della Regione, Luca Zaia dopo il diffondersi della notizia di un possibile contagio del virus da parte di cani e gatti all'uomo, notizia peraltro smentita dall'Istituto Superiore di Sanità.



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Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 22:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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