Consigliere comunale aggredito dagli spacciatori: «Situazione fuori controllo ho scritto al sindaco»

Lunedì 30 Ottobre 2023 di Cesare Arcolini
Il consigliere comunale Ubaldo Lonardi

PADOVA - «Sabato pomeriggio sono stati aggredito verbalmente dai tanti spacciatori presenti in via Lippi all'Arcella. La situazione è fuori controllo. Mi sento in dovere di segnalare al sindaco Sergio Giordani questa emergenza alla luce delle tante lamentele pervenute dai residenti non solo di via Lippi, ma anche delle arterie limitrofe». A parlare è il consigliere comunale Ubaldo Lonardi che ha evidenziato le criticità. «Siamo in un punto della città caratterizzato dalla presenza di numerosi sottoportici che fungono da valido nascondiglio per chi vende sostanza stupefacente.

Il campo visivo poi permette di correre ai ripari ogni qual volta si avvicina una pattuglia delle forze dell'ordine».

LA RICHIESTA
Di qui la richiesta al primo cittadino: «Sono due anni che mi appello affinchè il Comune mette un paio di telecamere nella zona in modo tale da avere anche da remoto una visione della situazione e un controllo più dettagliato delle emergenze in atto».
Lonardi ha evidenziato come lui stesso in prima persona abbia provato a porre alcuni deterrenti, ma con scarsi risultati: «Ho posizionato sotto i portici alcune telecamere private, ma puntualmente chi da queste parti è solito delinquere le ha sempre divelte. Sono dell'avviso che occorre una presa di posizione dell'amministrazione comunale della criticità. E' fondamentale tutelare tutte quelle persone oneste che vivono e lavorano da queste parti. Il contesto negli ultimi anni è stato rivitalizzato. Sono sorte attività commerciali, uffici, servizi al cittadino e poliambulatori. Ebbene, tutte queste migliorie perdono di valore nel momento in cui il Comune non mette in atto le più elementari strategie di prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti».
Il consigliere comunale si è poi soffermato su un particolare curioso legato al suo rapporto quotidiano con gli spacciatori della zona: «Ormai mi conoscono. Ci sono giorni in cui mi accusano di essere ricco e mi invitano a farmi gli affari miei perchè loro invece sono poveri e hanno bisogno di lavorare. Quando cerco di fargli capire cordialmente che spacciare non è un lavoro, ma una piaga sociale, si innervosiscono e iniziano ad offendermi in arabo. Mi auguro che le istituzioni, ma anche le forze dell'ordine prendano maggiormente a cuore questa zona per il bene di tutti».
Lonardi ha concluso chiedendo lumi al sindaco sulla struttura del Bingo. «E' un luogo bazzicato non solo da gente onesta, ma anche da pregiudicati e persone poco raccomandabili. Mi chiedo se l'affitto della struttura ai gestori sia stato confermato dal Comune».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci