CONSELVE (PADOVA) - «Monica era una ragazza unica, madre e moglie premurosa, proprio come io avevo sognato potesse essere la mia famiglia»: ha la voce rotta dalla commozione, ma trasmette anche serenità Andrea Magagna, marito di Monica Schiesari, morta nella notte tra domenica e lunedì all'ospedale di Schiavonia, dopo una breve, ma implacabile malattia. 47 anni, operatore socio sanitario, Monica aveva lavorato per parecchio tempo all' istituto di riposo per anziani Ira di Padova, poi, oltre una decina di anni fa, dopo la terza gravidanza aveva ottenuto il trasferimento alla Rsa di Monselice, più vicina a Conselve, dove era nata e dove pure aveva conosciuto il marito con il quale condivideva anche la grande passione per la montagna.
IL PRECEDENTE
«Due anni fa avevamo avuto la possibilità di stabilirci più vicini ai genitori di Monica e ci sembrava davvero di aver trovato il nostro nido d'amore, con le nostre tre figlie Emma, Elena e Giulia», ricorda Andrea.
IL TRASFERIMENTO
«Monica è sempre rimasta a casa, fino a sabato, quando, a causa della impossibilità di gestire a domicilio il dolore, abbiamo deciso, d'accordo con i dottori e i familiari di portarla in ospedale -aggiunge Andrea- e qui, tra le mie braccia è volata in cielo nelle prime ore di lunedì». Andrea non si è perso d'animo ed è impegnato nella crescita delle tre figlie, la minore delle quali Emma, compirà 10 anni l'1 maggio, quando per mamma Monica e papà Andrea ricorre il 23. anniversario di matrimonio. Le esequie oggi alle 15 in Duomo.