Arrotondava lo stipendio rubando soldi alle colleghe di lavoro: incastrata dal titolare 007

Giovedì 4 Marzo 2021 di Cesare Arcolini
Arrotondava lo stipendio rubando soldi alle colleghe di lavoro: incastrata dal titolare 007

CONSELVE - Arrotondava lo stipendio con micro furti.

La dipendente infedele è stata incastrata dal datore di lavoro diventato 007. Oltre a mettersi nei guai con la giustizia, ora rischia di perdere il posto di lavoro.


É accaduto in un'agenzia assicurativa di Conselve. Protagonista, E.G. di 23 anni, che vive a Bagnoli di Sopra. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, a più riprese avrebbe spillato dai portafogli delle colleghe la somma complessiva di 200 euro. La tecnica che aveva escogitato sembrava perfetta, ma alla lunga le altre dipendenti si sono rese conto dei piccoli ammanchi e hanno chiesto aiuto al datore di lavoro. Quest'ultimo l'altro giorno ha chiesto alle ragazze di consegnargli i soldi che tenevano nel portafogli. Poi si è segnato i numeri di serie di tutte le banconote e le ha restituite alle dipendenti. Dopo una giornata di lavoro, il titolare ha fermato tutte le ragazze chiedendo loro con una scusa di mostrargli i soldi dei rispettivi portafogli. Ebbene, E.G. ha cominciato a balbettare dalla vergogna e nel dare al suo capo i soldi ha subito capito che il giochino era finito. Una banconota da 20 euro in suo possesso faceva parte della lista di quelle segnate in precedenza dal responsabile dell'agenzia assicurativa e di proprietà di un'altra ragazza. Nonostante le scuse della dipendente, l'uomo non ha potuto far altro che sporgere denuncia ai carabinieri, che l'hanno denunciata per furto aggravato e continuato.


LA TECNICA

Ma come faceva la donna ad avere libero accesso alle borse delle colleghe? Una volta giunte in ufficio tutte le dipendenti mettevano i propri effetti personali nel medesimo armadietto. Il tutto all'insegna della fiducia reciproca. La giovane di Bagnoli di Sopra, tuttavia, si è lasciata più volte ingolosire dall'opportunità di rubare e alla fine è stata scoperta. Messa di fronte alle proprie responsabilità non ha dato spiegazioni particolari sul perchè si sia messa nei guai per poche decine di euro. Si è scusata con tutte e avrebbe riferito di aver commesso un'assurda leggerezza. Parziali giustificazioni che non le sono bastate ad evitare i provvedimenti di legge. Oltre all'aspetto penale, nei prossimi giorni rischia anche di essere licenziata per giusta causa. Le sue colleghe, che la reputavano oltre che una brava professionista anche un'amica, sono rimaste sconcertate quando hanno capito dove finivano i loro spiccioli.

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