PADOVA - Andavano al punto ristoro, una specie di bar-tavola calda che si trova tra il supermercato vero e proprio e le casse, e consumavano a sbafo pranzi e spuntini durante le pause lavorative. Ma il direttore se n'è accorto e ha chiamato i carabinieri. Così sei dipendenti della Conad all'interno del Cento Giotto di viale Venezia sono finiti nei guai: non solo sono stati denunciati per appropriazione indebita, ma sono anche stati licenziati dall'azienda.
Si è conclusa ieri l'indagine durata quasi due mesi, svolta dai militari della stazione di Padova Principale, guidata dal luogotenente Giovanni Soldano. Il responsabile del punto vendita Conad si era rivolto all'Arma dopo aver capito che alcuni suoi dipendenti erano infedeli. Il sospetto era che andassero a mangiare e bere nel punto ristoro senza poi pagare le consumazioni. Pranzi e merende consumati spesso sul retro per non essere visti, o con l'utilizzo di ticket di abbonamento per i pasti che sparivano dalle casse del supermercato .
Così sono partite le indagini dei militari che con la visione delle telecamere del punto vendita o con servizi di appostamento hanno verificato che effettivamente il direttore ci aveva visto giusto: i dipendenti mangiavano e bevevano al punto ristoro senza pagare un euro.
Nei guai, dunque, sono finiti C.G.
Oltre a questo gli indagati sono stati anche incastrati dalle riprese delle telecamere di videosorveglianza a circuito chiuso della Conad ma anche dagli appostamenti dei carabinieri che hanno verificato come i sospetti del direttore del supermercato fossero fondati.
M.L.