Focolaio Covid in casa di riposo con 26 positivi, la direttrice accusa i parenti: «Violate le regole anche con foto sui social, basta visite»

Mercoledì 19 Ottobre 2022 di Gabriele Pipia
La casa di riposo Sereni Orizzonti di Bovolenta
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BOVOLENTA - «Più volte vi abbiamo pregato di rispettare le regole. Non lo avete fatto, con prova di foto sui social. La risposta è la seguente: ospiti positivi». È il passaggio più importante della piccata mail spedita dalla direttrice della casa di riposo Sereni Orizzonti di Bovolenta ai familiari degli anziani ospiti. Una mail che si conclude con una comunicazione perentoria: «Le visite sono sospese». 
La casa di riposo di Bovolenta si trova a gestire un focolaio che ha portato al contagio di 23 ospiti e 3 operatori della struttura.

Ora a fare notizia non è solo il numero di casi, ma anche l’accusa rivolta ai parenti degli anziani e le successive polemiche innescate da alcuni familiari contro la stessa direzione: «Aldilà di questo sfogo, non abbiamo ricevuto alcun aggiornamento sulla gravità della situazione. E il silenzio per una settimana». Insomma, una situazione complessa sotto ogni punto di vista in un momento delicatissimo visto il progressivo aumento del contagio in tutta la provincia. 

IL MESSAGGIO

Tutto inizia martedì 11 ottobre scorso con questa mail indirizzata a tutti i familiari e firmata dalla direttrice Antonella Di Gioia. «Buongiorno, in data odierna sono stati eseguiti tamponi a ospiti e dipendenti. Si comunica che sono risultati degli ospiti positivi, il numero non è ancora quantificato in quanto stiamo procedendo ad analizzare i tamponi. Più volte vi abbiamo pregato di rispettare le regole che sono previste all’interno della struttura, invitandovi di usare la mascherina ffp2 durante i colloqui e di non superare le due persone a visita per ospite...inoltre invitando a non portare bambini inferiori ai 6 anni. Con grande dispiacere ho notato che tutto ciò non viene eseguito con prova di foto nei social e in presenza non appena gli operatori si allontanano. La risposta è la seguente: ospiti positivi.
È sempre stato sollecitato di non abbassare la guardia ma evidentemente non si percepisce il pericolo, gli ospiti sono fragili e non in grado sempre di superare l’infezione. Da oggi le visite sono sospese fino a nuovo ordine, proseguono con le videochiamate».

I MALUMORI

Anche sull’altro fronte, però, ci sono malumori. Sono quelli di alcune famiglie che si lamentano per le accuse subite e per non aver ricevuto ora notizie sui propri cari: «Il consueto aggiornamento sui tamponi che veniva spedito ogni due giorni ha smesso di arrivare. Siamo stati una settimana senza sapere nulla e le sole videochiamate non possono essere una soluzione, soprattutto per chi ha lì all’interno un familiare ipovedente. Chiediamo di continuare ad essere aggiornati in modo costante». 

LA COMUNICAZIONE

L’aggiornamento alla fine è arrivato ieri e il bilancio parla di 23 anziani positivi. Nessuno presenta gravi sintomi, anche perché nelle case di riposo l’adesione alle quarte dosi è stata massiccia. Nei prossimi giorni sono previsti nuovi tamponi sperando che il perimetro del contagio si restringa. 
Sempre ieri la direttrice, interpellata dal Gazzettino, ha sottolineato che «le decisioni in merito alla gestione vengono prese con il medico coordinatore dell’Ulss, che ci dà indicazioni su come operare, decidendo anche se chiudere o no la struttura per le visite dei parenti. Le famiglie degli ospiti positivi sono state immediatamente informate e i casi positivi sono gestiti individualmente tra medico e famiglia. Dal 2020 ad oggi le comunicazioni alle famiglie vengono eseguite settimanalmente. La situazione è sotto controllo». 

IL CONTESTO

Il caso di Bovolenta arriva in un periodo certamente non facile per le case di riposo padovane: da un lato l’aumento dei contagi (e un focolaio con 26 persone positive non è certo cosa di poco conto) e dall’altra le difficoltà economiche di moltissime Rsa di fronte al caro bollette. L’Uripa, Unione delle case di riposo, teme aumenti significativi delle rette da gennaio per molte Rsa. Non ci sono già stati annunci ufficiali da parte delle strutture, ma si preannunciano mesi molto complessi. Per i gestori delle case di riposo ma anche per i familiari degli anziani. 

Ultimo aggiornamento: 17:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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