PADOVA - Una storia di animali violati. Alla Pasticceria Graziati Sara Turetta, attivista, fondatrice e presidente di "Save the Dogs and other Animals", ha presentato il suo libro "I cani, la mia vita" (Sonda editore) in cui narra l'esperienza che l'ha portata a creare l'associazione. Le pagine appassionate del libro rivelano amore infinito per gli animali e coraggio indiscusso nell'affrontare situazioni non semplici: qualità che hanno portato la giovane a diventare un'attivista e, nel 2002, a cambiare vita per salvare migliaia di cani dal massacro in Romania.
Come è cominciato il suo impegno
Il massacro dei cani in Romania fu un episodio cruciale per la vita di Sara Turetta, decisivo per dare vita all'associazione che opera in Italia e in Europa. Il libro emoziona perché descrive i sentimenti, di pena, orrore, paura e compassione, provati dall'autrice davanti al massacro di migliaia di cani, che avvenne, anni fa, in Romania: le autorità del paese avevano infatti deciso di ucciderli per porre fine al problema del randagismo che aveva assunto proporzioni gigantesche. L'esperienza colpì così profondamente Turetta che da quel momento la cura dei cani e degli animali in genere divenne la sua ragione di vita.
I cani salvati
Nel libro, la scrittrice narra come abbandonò un lavoro sicuro e la sua carriera per divenire paladina degli animali: finora ne ha salvati più di 45mila. Con un team di 50 operatori, "Save the Dogs" porta avanti il progetto di lotta al randagismo, curando i cani abbandonati, sterilizzandoli e ricollocandoli in famiglie adottive. Nel 2019, ha lanciato il progetto "Non uno di troppo, li amiamo, li sterilizziamo" dedicato al Sud Italia (oltre 2200 animali sterilizzati), mentre nel 2021 è partito il progetto "Amici di strada. Compagni di vita" che fornisce ai cani dei clochard milanesi di beni di prima necessità. «In Italia - ha chiarito Turetta - ci sono circa 200mila cani chiusi nei canili. Vedo poco interesse della politica al problema ma una grande sensibilità delle persone verso gli animali con cui hanno deciso di condividere la vita».
«In Regione - ha affermato Soranzo - non c'è un forte randagismo, ma siamo molto attenti al problema dell'abbandono».
«La Provincia - ha concluso Gottardo - è impegnata a diffondere la consapevolezza che il mondo animale va protetto e amato».
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