Padova. Niente cibo al cane per farlo cacciare meglio: proprietario denunciato. Ora il dolce Sami cerca una famiglia

Pesava 6 chili quando un setter in genere pesa dai 20 ai 35 chili. Era gravemente anemico, positivo alla filaria e con le pulci

Mercoledì 12 Luglio 2023 di Elisa Fais
Il piccolo Sami, lasciato senza cibo

PADOVA - «Gli do poco cibo così è più efficiente nella caccia». È ciò che ha detto il proprietario del giovane setter alle guardie zoofile dell'Oipa, durante il sopralluogo avvenuto la scorsa settimana in un casale dell'Alta padovana. Il cacciatore è ora indagato per maltrattamento di animali (ai sensi dell'articolo 544 ter del Codice penale) e rischia da tre a diciotto mesi di reclusione o la multa da 5mila a 30mila euro. L'animale, a detta dell'uomo, era in quelle condizioni poiché, se affamato, avrebbe cacciato meglio. Il cane, sequestrato dall'Oipa su disposizione della Procura di Padova e ricoverato a spese dell'associazione in una clinica veterinaria, ora è in via di ripresa.

Magro, anemico e positivo alla filaria

«Sami, così lo abbiamo chiamato, ha circa 4 anni ed era costretto a vivere in un evidente contesto di maltrattamento: pesava solo 6 chili, era steso a terra e non riusciva ad alzarsi», racconta la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Padova e provincia, Laura Maggiolo. Il cane era ridotto pelle e ossa, basti pensare che un setter in genere pesa dai 20 ai 35 chili. Sami è stato chiamato così in omaggio a Sami Modiano, uno dei sopravvissuti del campo di concentramento di AuschwitzBirkenau. «A seguito delle analisi, è emerso che il cane era gravemente anemico, tanto che è stata necessaria trasfusione di sangue - prosegue Maggiolo -. Era denutrito, positivo alla filaria, con pulci e lesioni agli occhi.

Oggi si sta ristabilendo e divora il cibo che tanto gli è mancato. Il proprietario, cacciatore, ha dichiarato di dargliene poco per renderlo più performante nella caccia». Il cane non era mai stato vaccinato.

Cerca casa

Sami tra pochi giorni sarà dimesso dalla clinica e, per non farlo entrare in canile, l'Oipa ha trovato uno stallo e cerca per lui un affidatario in attesa della confisca che lo renderà adottabile in via definitiva. «Lui cerca continuamente affetto e coccole, per questo non ce la siamo sentita di farlo entrare in canile in attesa di un affido temporaneo. La stessa clinica veterinaria ha consigliato uno stallo casalingo per il suo stato psicofisico al fine di favorire la sua ripresa anche emotiva - spiega Laura Maggioli -. Sinora le spese le sta sostenendo l'Oipa, ma non escludiamo di prevedere una raccolta fondi se la pensione di Sami si prolungherà. Speriamo invece che possa trovare una casa e tanto affetto al più presto». Sami è stato salvato, ma le guardie zoofile in occasione del sopralluogo hanno individuato altri tre cani visibilmente magri, ma non nelle medesime gravi condizioni dell'animale sequestrato. Sarà poi la Procura a decidere come procedere. Per maggiori informazioni e per segnalazioni di maltrattamento a Padova e provincia, tel. 3757450560 (dalle 17 alle 20), email: guardiepadova@oipa.org (o compilare il modulo online su https://www.guardiezoofile.info/padova). 

Ultimo aggiornamento: 18:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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