Donnarumma resta nel Calcio Padova: «Una scelta di cuore»

«Mi hanno interpellato altre squadre ma la mia idea è sempre stata quella di stare qui dove mi trovo benissimo»

Martedì 12 Luglio 2022 di Pierpaolo Spettoli
Antonio Donnarumma

PADOVA - «Ho fatto una scelta di cuore, voglio conquistare la serie B con il Padova». Bastano queste parole per fare capire il grande attaccamento alla maglia di Antonio Donnarumma che nonostante le sirene provenienti dalla categoria superiore ha voluto a tutti i costi il biancoscudo anche se a un certo punto sembrava tutto compromesso. «Da quando è terminato il campionato non ho mai pensato di lasciare il Padova, il mio pensiero è sempre stato quello di rimanere.

Ci sono state un po' di squadre che si sono interessate a me, sono arrivate tante chiamate: ma davvero, ripeto, da quando è finito l'anno non ho mai pensato di andare via. Aspettavo solo la società: c'è stato un primo incontro con il mio procuratore nel quale c'è stato qualche problema e poi è stato risolto».

Diciamo una scelta di cuore.
«É così perché dovevo prendere una decisione: andare in B senza il Padova o cercare di andarci con il Padova, che è quello che voglio».

Tanto più che anche la moglie e i figli si trovano al meglio ad Abano.
«Si è creata una bella atmosfera con la gente. Sento che mi vogliono bene e questo mi rende felice. Adesso si riparte da zero, devo riconfermare quanto di buono ho fatto l'anno passato e posso fare sicuramente meglio, per cui ho stimoli ancora più forti. L'anno passato avevo saltato il ritiro e adesso volevo esserci perché questo periodo è fondamentale stando insieme ai compagni tutto il giorno. Bisogna ricompattare il gruppo e formare una famiglia».

Parte dei tifosi la vogliono come il nuovo capitano.
«É una cosa che mi riempie di soddisfazione perché significa che nei mesi passati sono riuscito a trasmettere la persona che sono e adesso devo continuare a dimostrarlo. Per quanto mi riguarda comunque non ci sono problemi per la fascia di capitano, decideranno i compagni, il mister e la società. Chiunque la porterà lo farà con grande orgoglio».

Il gruppo ha cambiato fisionomia dato che ci sono sette nuovi innesti, oltre a una serie di giovani.
«Siamo insieme solo da un paio di giorni ma sono tutti ragazzi che hanno voglia di dimostrare e di emergere. Anche il mister mi ha fatto veramente una bella impressione dopodiché, ribadisco, in questo momento la squadra deve conoscersi. Sappiamo che non sempre vince la formazione più forte, pertanto la testa vale più di ogni altro aspetto ed è questo che dobbiamo iniziare a preparare».

Tra i nuovi colleghi anche Zanellati che Mirabelli aveva preso per fare il titolare in un momento nel quale sembrava che la sua trattativa non potesse andare in porto, ora invece dovrà imparare da lei.
«Noi portieri siamo una squadra e dobbiamo aiutarci a vicenda. Non conoscevo Zanellati, però in questi primi giorni si è visto che è un bravo ragazzo. É reduce da un buon campionato con la Giana Erminio e mi fa piacere che sia con noi».

Nel suo profilo Instagram ha pubblicato un video con alcune delle parate dell'anno passato, inclusa la finale di Palermo nella quale è stata l'ultimo ad arrendersi. Ha più ripensato a quella serata?
«Ho rivisto qualcosa, ma a fine gara eravamo davvero tutti dispiaciuti per non essere purtroppo riusciti a ottenere quello che volevamo a tutti i costi. Ci credevamo, ma non è andata come volevamo e ci è tanto dispiaciuto. Meglio non pensarci più, bisogna guardare avanti e ripartire con grande entusiasmo lasciandoci alle spalle quello che è successo. Deve essere questa l'atmosfera all'interno del gruppo e tocca a noi anziani trasmetterla ai più giovani: sarà determinante».

Palermo rimarrà anche l'ultima partita biancoscudata dell'ormai suo ex capitano Ronaldo. Che effetto le fa non vederlo in ritiro?
«Ronnie è davvero un ragazzo eccezionale, stavamo tanto insieme pertanto mi dispiace. Lo sentirò nei prossimi giorni per fargli un grande in bocca al lupo».

Per firmare il rinnovo Oddo voleva la conferma di quattro-cinque giocatori tra i quali anche lei, ma in quel frangente lo stato maggiore del club non era in grado di offrire garanzie e non se l'è sentita di fare un salto nel buio.
«L'ho sentito per ringraziarlo perché mi fa piacere avere conquistato la sua fiducia, ma non so cosa sia successo con la società. Non posso che ringraziarlo e gli ho augurato il meglio. A Padova ha svolto un grande lavoro e se a Bolzano fossimo stati un po' fortunati avremmo vinto il campionato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci