Falso sopravvissuto al lager, lettera di Liliana Segre al Gazzettino

Sabato 1 Febbraio 2020 di Gabriele Pipia
Falso sopravvissuto al lager, lettera di Liliana Segre al Gazzettino
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PADOVA - Una lettera al Gazzettino della senatrice Liliana Segre e l'annullamento dei prossimi due incontri che avrebbero visto protagonista Samuel Gaetano Artale. Sono gli effetti dell'inchiesta del nostro giornale, che venerdì ha raccontato le incongruenze presenti nelle testimonianze dall'ingegnere ottantaduenne, presentato nelle scuole e nei municipi di tutto il Veneto come «uno degli ultimi sopravvissuti dal campo di sterminio di Auschwitz». Mentre scoppiava il caso la senatrice Segre, superstite dell'Olocausto, era appena stata applaudita per un intervento al Parlamento Europeo.

LA REPLICA «Impreciso, ma ad Auschwitz c'è stato. I documenti? No, per ora no»

Proprio un accostamento tra la figura della Segre e quella di Artale, proposto il 23 gennaio dal comune trevigiano di Cessalto, ha convinto la comunità ebraica a prendere posizione. Lo storico veneziano Gadi Luzzatto, direttore del Centro di documentazione ebraica italiano e ritenuto uno dei massimi esperti in materia, ha portato solide conferme alle verifiche fatte dal Gazzettino. «Artale non è nato a Rostock e non è sopravvissuto ad Auschwitz - le sue parole - ma risulta essere solo un anziano signore originario di Cosenza». 

"Ero un bimbo nel lager di Auschwitz", smascherato falso sopravvissuto

PADOVA - Negli ultimi quindici anni ha emozionato migliaia di studenti, strappando applausi commossi e collezionando inviti su inviti.

Scuole, Comuni, associazioni: dal Veneto alla Lombardia fino alla Toscana, tutti hanno ascoltato con la pelle d'oca le testimonianze di Samuel Gaetano Artale von Belskoj-Levi, "uno degli ultimi sopravvissuti dal campo di sterminio di Auschwitz".


LA POSIZIONE
La segreteria di Liliana Segre ha scritto una lettera ieri pomeriggio. «Apprendiamo che nei giorni scorsi si è tenuta nel Comune di Cessalto un'iniziativa pubblica collegata al Giorno della Memoria a  cui avrebbe partecipato anche tal Samuel Artale, sedicente sopravvissuto di Auschwitz. Poiché nella stessa occasione è stato letto un messaggio della senatrice Segre, precisiamo che detto messaggio era stato inviato solo dopo che l'amministrazione comunale aveva espressamente assicurato che il personaggio succitato non sarebbe stato presente all'iniziativa. Se la notizia risultasse confermata si tratterebbe dunque di una grave scorrettezza da parte dell'amministrazione di Cessalto aver comunque collegato la senatrice Segre con un personaggio tanto controverso». 

LA REPLICA
Un duro attacco a cui arriva, non senza imbarazzi, la replica del comune trevigiano. «L'ingegner Artale ha cominciato a raccontare questa storia parecchio tempo fa e ha parlato con centinaia di migliaia di persone in questi anni - evidenzia il sindaco Luciano Franzin -. Ha trasmesso un messaggio assolutamente positivo, di pace e di giustizia, di integrazione e di amore. Ha raccontato la storia degli orrori all'interno dei campi di concentramento. Nessuno, prima di noi, si è posto il dubbio, e parliamo di centinaia fra Comuni, enti, associazioni, scuole. Noi siamo solo gli ultimi di una lunghissima serie». 

Dalla comunità ebraica veneziana trapela che l'amministrazione comunale fosse stata informata dei sospetti legati ad Artale, ma alla fine l'incontro si è svolto comunque con la testimonianza diretta dell'ingegnere e poi con la lettera firmata Segre. Ieri in serata il Comune ha diffuso una nuova nota provando a smorzare le polemiche: «Non volevamo mancare di rispetto alla senatrice Segre. La lettura del testo è stato il messaggio di pace che volevamo lasciare ai nostri ragazzi per farli riflettere. Se c'è stato errore ci scusiamo, ma abbiamo agito in buona fede».

I DOCUMENTI
L'ingegnere Gaetano Artale, autore del libro Alla vita e titolare della padovana Artale Group, dice di portare anche il cognome von Belskoj-Levi e di essere nato a Rostock il 22 marzo 1937. La data di nascita corrisponde, ma da una visura camerale effettuata dal Gazzettino emerge che Artale risulta in realtà nato a Laino Borgo in provincia di Cosenza. Il nostro giornale si è rivolto anche all'International Tracing Service di Bad Arolsen, centro internazionale sulla persecuzione nazista, ma nell'elenco di schede sui deportati non risulta il nome di Artale. Negli archivi di Rostock risulta che solo una nascita sarebbe avvenuta alla fine degli anni '30, e non è la sua. Inoltre, secondo gli storici, da questa città tedesca partì un unico convoglio di ebrei deportati ad Auschwitz: quello dell'11 luglio 1942. Nessuno nel 1944, come ha raccontato più volte l'ingegnere. 

Intanto l'incontro di domani a Meolo (Venezia) è stato annullato: «Ci stiamo organizzando per avere altri ospiti la stessa giornata, ma la testimonianza di Artale salta perché aspettiamo chiarezza» spiega il sindaco Daniele Pavan. Martedì Artale sarebbe atteso alla parrocchia di Piove di Sacco (Padova) ma gli organizzatori fanno sapere che si sarebbe chiamato fuori lui stesso: «Ci ha detto di essere influenzato». 

Ultimo aggiornamento: 3 Febbraio, 10:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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