CAMPOSAMPIERO - L'emergenza siccità si fa sentire anche nei corsi d'acqua del Camposampierese. Le previsioni del tempo nei prossimi giorni annunciano caldo e afa, inoltre i fiumi del territorio sono quasi asciutti. Il Dese è a livelli minimi, per non parlare del Brenta e di altri canali in grande sofferenza. Sulla questione interviene la sindaca di Camposampiero Katia Maccarrone che chiama in causa anche la Regione. «Siamo in piena siccità - sbotta la prima cittadina -, ed è un problema a livello nazionale.
I problemi connessi alla siccità
Nel Camposampierese il Muson dei Sassi continua a preoccupare non poco gli addetti ai lavori e amministratori locali. Oltre agli inevitabili problemi igienico-sanitari in circostanze di mancanza d'acqua, come la morìa di pesci, è dal punto di vista idraulico che i rischi sono maggiori. Mancando infatti la spinta del corso d'acqua, potrebbe verificarsi il cedimento delle sponde del Muson. Un' eventualità reale e non remota. La siccità di questi mesi avrà delle ripercussioni sull'irrigazione delle colture e dei campi della zona oltre che ai giardini domestici. La siccità prolungata è un problema conclamato per le campagne come sostiene Roberto Betto della Cia (Confederazione italiana agricoltori). «Senza acqua nella nostra quotidianità e in agricoltura non c'è vita - afferma Betto -. Per quanto concerne il nostro comparto, già provato per l'aumento del gasolio, i costi triplicati dei concimi e l'incremento del 40% delle sementi, senza l'acqua necessaria si pone in serio rischio l'investimento di imprenditori agricoli. Tutte le coltivazioni delle superficie sono messa a repentaglio perché se le falde acquifere si abbassano, le risorgive diminuiscono e la situazione va in grande sofferenza».
Una possibile soluzione
Per Betto la soluzione più opportuna è la creazione di invasi, ovvero dei bacini usati per immagazzinare una certa quantità d'acqua, a monte in modo da gestire l'acqua in momenti di difficoltà o cambiamenti climatici. «A tal proposito - aggiunge l'ex presidente mandamentale del Camposampierese della Cia - per ricavare degli invasi si potrebbero utilizzare anche i fondi previsti dal Pnrr, il piano nazionale di aiuto economico del governo».