MONSELICE (PADOVA) - Sono stati sentiti in caserma nelle ultime ore i tre minorenni nordafricani che sabato pomeriggio hanno aggredito un 15enne della Bassa al parco “Auser” di Monselice. Nelle prossime ore potrebbero arrivare le denunce. La posizione più grave è quella del ragazzino che ha materialmente sferrato i 6 fendenti al coetaneo: potrebbe essere accusato di tentato omicidio dato che le coltellate hanno colpito la vittima al torace, in parti vitali.
Le condizioni
Il 15enne ferito, intanto, è ancora ricoverato al policlinico di Padova: elitrasportato sabato pomeriggio in codice rosso, le sue condizioni migliorano giorno dopo giorno. Due coltellate hanno raggiunto l’addome e il costato, arrivando a sfiorare il fegato e un polmone. A salvargli la vita potrebbe essere stata la sua considerevole massa muscolare, frutto della pratica assidua in palestra. La convalescenza, però, si preannuncia lunga e i medici vogliono scongiurare che le ferite si infettino. La dinamica dei fatti, intanto, è in via di ricostruzione. Secondo l’ipotesi investigativa, il parco antistante il campo della Fiera sarebbe stato scelto come luogo di ritrovo per un appuntamento.
La ricostruzione
Poco dopo le 17 di sabato, lì si sono incontrati i tre nordafricani - giunti dalla vicina stazione ferroviaria - il 15enne, arrivato in corriera, e un suo amico. Dopo essersi appartati, tra gli adolescenti sarebbe sorta una discussione presto degenerata in lite. Sembra che il diverbio ruotasse attorno ad un panetto da 200 grammi di hashish, scomparso o non pagato. Stando alla ricostruzione che fa il padre del 15enne, il primo ad essere aggredito sarebbe stato l’amico di suo figlio, immobilizzato con un coltello alla gola, che divincolatosi, ha rimediato una ferita al volto. Altri testimoni, invece, avrebbero riferito ai carabinieri che l’amico è stato ferito perché avrebbe cercato di proteggere il quindicenne. Quest’ultimo è stato colpito dapprima con uno spray al peperoncino, poi con calci, pugni e, una volta caduto a terra, con sei coltellate. Intanto, l’amministrazione comunale starebbe valutando l’installazione di alcuni punti luce nel parco. Puntualizza il sindaco Giorgia Bedin: «La scarsa illuminazione non è comunque collegata a quanto accaduto».