Alpago. Tre giorni di ricerche con droni e sonar, ma il corpo del vigile del fuoco Walter Locatello non si trova

Lunedì 6 Novembre 2023 di Lauredana Marsiglia
Le ricerche di Walter Locatello nel lago di Santa Croce (foto vigili del fuoco)

ALPAGO (BELLUNO) - Anche il terzo giorno di ricerche si è concluso senza dare risposte alla scomparsa di Walter Locatello, il 44enne vigile del fuoco di Puos, in comune di Alpago, caduto nel torrente Riù giovedì sera mentre, nei pressi dell’abitazione del padre, in via Cesare Battisti a Puos, stava controllando il livello dell’acqua, cercando di posizionare alcuni sacchi di sabbia per contenere eventuali esondazioni. Trascinato dalla violenza dell’acqua, gonfiata dalle forti piogge, è praticamente sparito dopo aver urlato aiuto per centinaia di metri mentre veniva trasportato dalla corrente.

Le pareti verticali in cemento alte un paio di metri dentro alle quali corre il Riù sono state un ostacolo al tentativo di mettersi in salvo da solo. Anche la corda gettatagli dal padre e da un vicino non è bastata per sottrarlo alla violenza delle acque, velocizzate proprio da quel canale simile a una pista da bob.

40 UNITÀ ALL’OPERA
Ieri le ricerche si sono concentrate alla foce del Tesa Vecchio (detto anche Riù) e nel lago di Santa Croce con più imbarcazioni tra cui due dotate di sonar. Presenti oltre 40 unità dei vigili del fuoco coordinate dal comandate Antonio del Gallo con squadre a terra, soccorritori fluviali e acquatici, sommozzatori, piloti di droni, esperti topografi e l’elicottero Drago 149 proveniente dal reparto volo di Venezia. Nel pomeriggio l’assessore regionale alla Protezione civile, Gianpaolo Bottacin, ha voluto far visita ai soccorritori raggiungendo l’unità di Comando locale allestita a Bastia, proprio a ridosso del Riù e poco lontano dalla sua foce che si getta nel lago di Santa Croce. 

IMPIGLIATO NEL FONDO
Ormai le speranze si trovarlo ancora in vita sembrano essere completamente scemate. Nel torrente, battuto palmo a palmo, non è stata trovata traccia. Da scandagliare resta solo il lago, in questi giorni carico di melma e detriti dopo la burrasca dei giorni scorsi. L’ipotesi è che il corpo possa essere rimasto impigliato sul fondo, appesantito anche dal fango. Difficile dire dove lo correnti possano averlo portato. Di certo, come raccontava ieri Fortunato Calvi, per una vita gestore del bar a Poiatte sede dei pescatori, il lago tende a restituire i corpi anche dopo mesi. Nel frattempo le attività di pesca sono state fermate dal Bacino numero 7 in modo da non intralciare l’opera dei soccorritori.

PAPÀ DA DUE MESI
Walter Locatello era entrato nei vigili del fuoco effettivi una decina di anni fa dopo aver vinto un concorso, ma in precedenza aveva sempre fatto il volontario. Indossare quella divisa era diventata per lui una missione, tanto era appassionato di questa professione, così impegnativa e rischiosa. Il giorno dell’incidente, Walter era fuori servizio. Era salito dal padre solo per controllare. Da un paio di mesi era diventato papà. Oggi si riprenderà a cercare.

Ultimo aggiornamento: 14:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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