Val dei Gamberi: dopo un secolo nel torrente della leggenda ritornano i crostacei

Sabato 3 Aprile 2021
Il gambero ritrovato nel torrente a 900 metri di quota

VOLTAGO 
Quando a Voltago negli scorsi giorni si è sparsa la voce dell’eccezionale ritrovamento, i più hanno pensato a un pesce d’aprile. E invece la notizia era vera, non uno scherzo: nel torrente Iol, che attraversa il cuore del paese e dove sono in fase di realizzazione dei lavori post Vaia, è stato involontariamente catturato, e poi messo in salvo e liberato, un gambero da una quindicina di centimetri. Proprio come quando nei primi decenni del Novecento, in quelle acque dolci ai piedi del monte Agner, viveva un popolosa colonia di questi crostacei. A tal punto da dare il nome all’area: la valle dei gamberi. 
IL RITROVAMENTO 
È degli scorsi giorni il ritrovamento del gambero, dalle significative dimensioni, nelle acque del torrente Iol che dalla valle dei Gamberi sbuca nel centro del paese per proseguire poi il proprio corso. In questa zona, martoriata dall’acqua e vento di Vaia nell’ottobre del 2018, sono in corso dei lavori di ripristino idraulico e forestale. La specie del gambero rinvenuto a Voltago, quasi 900 metri di quota, è tipica di acqua dolce, corrente e limpida e con fondali coperti da ciottoli o limo come torrenti e ruscelli montani o come sorgenti. A segnalare la scoperta gli operai della ditta che sta eseguendo i lavori idraulico-forestali in corso. In particolare il caposquadra Mario Ganz. Dopodiché la voce si è sparsa veloce nei locali pubblici del vicino albergo pizzeria “Stella alpina” della famiglia Da Campo ed è giunta sino a Giovanni Dal Col che, sulla base di alcuni studi storici effettuati, ha qualche riferimento toponomastico. 
LA STORIA 
«Riguardo la Val dei Gamberi, in dialetto chiamata Val dei Gamber - spiega Dal Col - non esistono documenti storici specifici. Non ne abbiamo, noi appassionati di storia ma nemmeno il Comune, visto che la sede municipale è stata bruciata dai tedeschi, nel corso della seconda guerra mondiale, nel 1944. Ad ogni modo dove ora è aperto il cantiere ed è stato ritrovato il gambero è la zona della piazza detta “dei Carli” dove a inizi ‘900 vi erano la vecchia latteria nonché una presa dell’acqua che molto probabilmente alimentava un vecchio edificio dove si lavorava il ferro. Nel tratto interessato qualche giorno fa i pescatori della locale associazione “Val Sarzana” hanno recuperato le trote presenti per reimmetterle in altre zone: questo perché i pesci non debbano subire traumi dai lavori in corso. La Val dei Gamberi da tanti anni è zona con divieto di pesca ma un tempo, raccontavano gli anziani, era fonte di ottimi pranzetti a base di gamberi. Oggi non abbiamo certo quella velleità ma che un gambero sia tornato dimostra che la qualità dell’acqua è buona».
Raffaella Gabrieli
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Ultimo aggiornamento: 07:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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