Addio a Palatini, maestro dello sci e grande campione dei "silenziosi"

Mercoledì 18 Ottobre 2023 di Maurizio Ferin
Vittorio Palatini a destra con Stefano Mengus di cui era stato allenatore

SAN VITO DI CADORE - Addio Vittorio. San Vito è in lutto per Palatini, scomparso a 82 anni dopo una vita dedicata allo sci. Un vero pioniere di quello che adesso chiamiamo sport paralimpico, lui che non parlava e non sentiva. E infatti nel 1963, a soli 22 anni, partecipò ai Mondiali per “silenziosi”. Era nato così, nel 1941, nella condizione di sordomuto. Seppe convivere con questa forma di disabilità così subdola, perché rischia di isolarti da tutto e da tutti. Invece Vittorio Palatini fu capace di insegnare l’arte dello sciare a tanti sanvitesi, da allenatore, e a tantissime persone, nella qualità di maestro.

IL RICORDO

«La notizia è di quelle tristi, quelle che non si vorrebbero mai sentire - è scritto nel profilo Facebook della Polisportiva Caprioli di San Vito che ha dato la notizia ieri dopo le 21 - .

Vittorio Palatini ci ha lasciato. Con la sua umiltà, è stato un grande atleta, un grande Capriolo, una grande persona. Ha portato il nome della Caprioli e del suo Paese, San Vito, in giro per il mondo. Come atleta è stato un esempio per tutti, con il suo stile e grazia tra i pali faceva girare tutti (“Adesso parte Vittorio guardiamo come fa quel passaggio...”). Come persona un grande esempio per tutti noi, una persona umile una persona che non ha mai fatto pesare i suoi problemi. Grazie Vittorio, la Caprioli ti ricorderà per sempre». Sempre i Caprioli ricostruiscono la sua carriera: «Partecipa alla sua prima gara di sci all’età di 16 anni, iscritto come atleta della “Caprioli”, sodalizio che non abbandonerà più. Dal 1961 inizia a prendere parte a competizioni agonistiche riservate ai non udenti. Già in quell’anno partecipa ai campionati italiani (vincendo 3 medaglie). Nel 1963 ad Are, in Svezia, partecipa ai Giochi Mondiali per silenziosi. Partecipa poi alle 7 successive edizioni con un bottino di 13 medaglie: 6 ori, 1 argento e 6 bronzi. Prende parte poi a tutte le edizioni dei campionati europei e italiani di categoria: dal 1961 al 1991 conquista 15 medaglie d’oro solo negli Europei». Nelle categorie Master ha vinto quasi tutte le competizioni cui ha preso parte.

CAVALIERE DELLA REPUBBLICA

Non bastasse la gloria sulle piste, nel 1977 ci pensa il presidente della Repubblica, Giovanni Leone, ad attribuirgli il titolo di Cavaliere per meriti sportivi.

IL RICORDO

Stefano Menegus, memoria storica dello sci sanvitese, vicepresidente della Fisi provinciale e consigliere (oltre che ex presidente) degli stessi Caprioli, è commosso mentre ricorda Vittorio «che è stato anche mio allenatore. Ricordo una volta, eravamo a un campionato regionale: mi chiese di telefonare a casa e di raccontare alla moglie com’erano andate le gare. Ma poi si fece passare la cornetta e si mise a “parlare” direttamente con lei. In qualche maniera si capivano». Proprio la scomparsa della moglie, un paio di anni fa, venne inevitabilmente vissuta con molta sofferenza da Vittorio, quasi gli fosse venuto a mancare il suo “ponte” con il mondo. Palatini lascia due figlie e tante emozioni, quella sua voglia, quasi una necessità, di comunicare nonostante tutto. Magari attraverso quegli sci che ai suoi piedi, gli consentivano di annullare l’incomunicabilità in un attimo zittita dalla sua arte di sciatore. 

Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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