ARSIE'/POSSAGNO - Era il primo vigile donna del comune di Arsiè, ma dopo due settimane Dalila Angioni ha rassegnato le dimissioni volontarie in data 14 marzo. Era il secondo agente del territorio, assunta con gioa dall'amministrazione comunale di Arsié e dal sindaco Luca Strappazzon in persona, convinto di avere rafforzato l'organico sempre limitato per un comune come il suo. Il primo marzo aveva preso servizio. Era stato usato un attento escamotage per la copertura dello stipendio da vigile nel bilancio annuale per poter avere questo rinforzo nell'importante tenuta dell'ordine in un territorio complesso e col Lago di Corlo con molti turisti. Infatti il sindaco aveva spiegato che «abbiamo calcolato che è possibile pagare per il momento per 36 mesi con i bilanci del 2022, 2023 e del 2024, quindi per 36 mesi l'assunto nuovo vigile, la signora Angioni Dalila che ha l'incarico del servizio di polizia locale, specie come responsabile del servizio amministrativo contabile degli atti necessari all'attuazione del pagamento proveniente specie dalle infrazioni per eccesso di velocità controllate dal sistema autovelox». Il vigile Angioni, dopo un'esperienza di 2 settimane circa, ha maturato la decisione di lasciare il posto. Dopo la comunicazione delle dimissioni ancora 15 giorni di lavoro: il termine del servizio è stato fissato al 31 marzo prossimo.
La determina ufficiale non spiega le ragione di questo inatteso abbandono. Dalila Angioni ha 24 anni; nata a Ghilarza in provincia di Oristano, vive attualmente a Possagno, paese trevigiano ai piedi del Monte Grappa, ed ha tre figli piccoli.