In arrivo 50 vaccini Pfizer: «Ecco a chi daremo le prime dosi»

Martedì 22 Dicembre 2020 di Federica Fant
Ecco chi verrà sottoposto a vaccino per primo
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BELLUNO - Le prime 50 dosi di vaccino contro il coronavirus saranno somministrate domenica 27 dicembre al San Martino di Belluno e al Santa Maria del Prato di Feltre. Poche ore dopo il via libera dell’Ema a Pfizer e Biontech anche Belluno svela le modalità del “Vaccine Day”. A riferirle è il direttore del distretto di Belluno, Sandro De Col. «Con la domenica successiva a quella di Natale cominciamo la campagna vaccinale – ha esordito il direttore De Col – con le prime 50 dosi, che sono arrivate da Roma. Magari non hanno una valenza propria, visto il numero, ma danno un segnale che si sta partendo in tutt’Italia e quindi anche da noi».
LE MODALITÀ
Le dosi disponibili saranno divise a metà, 25 a Belluno e altrettante a Feltre. Una volta arrivate, vanno utilizzate quanto prima. Per quale motivo? Per ragioni di opportunità, chiaramente, ma anche per il metodo di conservazione. «Richiedono temperature estremamente basse. Non basta il frigorifero – spiega Sandro De Col -, ma freezer particolari». Uno è già arrivato nei giorni scorsi alla farmacia dell’ospedale: conserva a meno 80 gradi. Verranno inserite le prime dosi, che hanno un valore elevato, in termini di opportunità: «Motivo per cui non va sprecato per la difficoltà di approvvigionamento. Parliamo di un farmaco nuovo, conteso in tutto il mondo». La scelta di individuare gli ospedali di Belluno e Feltre non è stata causale: c’era la necessità di individuare con certezza a chi somministrare i vaccini. Quali sono stati i criteri? Anche qui l’azienda sanitaria ha dovuto fare delle scelte, in linea con le indicazioni di Ministero e Regione. «Si è deciso di destinare queste prime dosi a operatori sanitari che abbiano particolari rischi a contrarre la positività – ha spiegato il direttore del Distretto di Belluno -: medici ospedalieri di unità operative in prima linea, come la Rianimazione, la Pnuemologia, poi 5 medici delle unità speciali che lavorano a supporto ai medici di base (Usca) e una selezione di 5 medici di base».
LA RIPRESA
Con le prossime dosi in arrivo, attese per metà gennaio, l’azienda sanitaria ha speranza di vaccinare altro personale socio sanitario. Sarà l’Azienda ospedaliera di Padova a ricevere per tutto il Veneto le 875 dosi di vaccino anti-Covid. Arriveranno lo stesso 27 dicembre. Domenica. Lo ha riferito l’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, dopo l’incontro con il Governo e il commissario Domenico Arcuri. «Le fiale – aveva ricordato Lanzarin - arriveranno il 25 dicembre allo Spallanzani, a Roma, da qui partiranno direttamente per la consegna nelle Regioni. Ciascuno doveva indicare un punto di riferimento: noi abbiamo scelto l’azienda ospedaliera di Padova, in particolare l’Unità farmaceutica. Qui il 27 arriveranno le prime 875 dosi. Vanno utilizzate in tempi molto brevi, per questo è immaginabile che rimarranno in un confine limitato rispetto alla consegna».
MODALITÀ CONDIVISE
Anche nel resto del Veneto, i primi ad essere vaccinati saranno operatori, personale e ospiti delle Case di riposo. L’assessore Lanzarin ha confermato che i primi a sottoporsi, su base volontaria, al vaccino saranno gli operatori sanitari e il personale e gli ospiti delle Rsa.

 

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