Riapre l'unico locale del paese: «Pronti a fornire anche il pane e forse un mini-market»

Martedì 13 Luglio 2021 di Giuditta Bolzonello
I nuovi gestori dell'unico bar di Perarolo

PERAROLO DI CADORE - A Perarolo di Cadore è stato riaperto il bar, l’unico del centro storico del paese.

Una notizia accolta con gioia dai residenti dopo che la precedente gestione aveva chiuso per andare in pensione. Sono passati due anni, i peggiori del secolo per la pandemia che, non solo ci ha costretti in casa, ma ha pure impedito o rallentato, come in questo caso, la concretizzazione di progetti.


Ebbene il “Covo dei Zatèr” ha riaperto i battenti grazie all’impegno e determinazione di Marco Mascolo, e della sua compagna, che vanta esperienza in materia ma che è soprattutto pieno di entusiasmo e voglia di fare, ridando così alla comunità un punto di ritrovo e di socializzazione.


Il Covo è al piano terra dello stabile comunale di Palazzo Lazzaris, un locale che è stato apprezzato da sempre per la qualità della proposta ed è in questo filone che si vuole inserire anche la nuova gestione. Ma essendo di proprietà pubblica, nello stesso edificio si trova anche il comune, l’iter da seguire è stato complesso e pure lungo. In cinque si erano candidati alla manifestazione di interesse pubblicata dall’amministrazione comunale ma solo Marco ha concretizzato la proposta iniziale, da domenica pomeriggio ecco l’inizio della nuova avventura. 


I paesani hanno festeggiato ed augurato buone cose, il nuovo gestore si è messo a disposizione nell’offrire qualche servizio ai residenti: «Ad esempio - dice - posso far arrivare il pane». A Perarolo non c’è un negozio di alimentari; visto che per il suo bar si recherà ad acquistare il pane fresco tutti i giorni perchè non prenderlo anche per chi lo prenota? Insomma un aiuto soprattutto per quei vicini anziani e senza auto che potrebbero passare al Covo a ritirare il pane fresco; in futuro nel locale si potrebbe ricavare anche un angolo per una sorta di mini market. Di idee ce ne sono molte ma come tutte le cose vanno provate e tarate ed affrontate nel rispetto delle normative.


A questo punto inaugurato il Covo, messe sul tavolo le varie opzioni ed opportunità anche di sviluppo, la parola passa agli abitanti che con la loro presenza e costanza potranno garantire l’attività e garantirsi un punto di incontro ed aggregazione quotidiano che in molti, assicurano, ne lamentavano l’assenza.
Dopo mesi di stop e chiusure, dopo il lungo periodo in cui a fare da padrona nelle cronache locali era la frana della Busa del Cristo con i sui sfollati, ora Perarolo rinasce anche grazie alla riapertura del suo bar, meglio del suo “Covo dei Zatèr”, e dentro si respira anche la storia dell’antico mestiere della fluitazione dei tronchi lungo il Piave fino a Venezia; ai residenti dell’antico borgo e anche agli ospiti che lo amano, il compito di collaborare.

Ultimo aggiornamento: 17:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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