CORTINA - La soluzione al traffico che attraversa Cortina potrebbe essere peggiore del problema attuale, con la creazione di una bretella di penetrazione lungo il torrente Boite.
I PRECEDENTI
Hanno stilato una cronistoria del progetto di questa breve bretella, che arriverà sino a piazzale Revis, prevista inizialmente per i Campionati del mondo di sci alpino Cortina 2021, mentre ora viene indicata la primavera 2024 per l’avvio dell’opera, che dovrebbe essere pronta per i Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026. «Chiediamo che il progetto da realizzare ottemperi a quanto fissato dalla procedura Valutazione di impatto ambientale: ha imposto prescrizioni che nell’elaborato attuale non sono state rispettate». I firmatari ricordano che il sedime scelto per la variante è molto fragile, poiché insiste su una frana rotazionale lenta e una frana attiva. Nel dettaglio chiedono che ci sia un monitoraggio delle abitazioni, da eseguire prima, durante e dopo i lavori della bretella: «Se l’opera non sarà fatta più che bene, si metterà a rischio la stabilità della maggior parte dei condomini. Le vibrazioni del traffico, soprattutto pesante, potrebbero determinare gravi danni alle strutture».
LA RICHIESTA
Chiedono che la galleria artificiale sia realizzata per tutti i 700 metri del tracciato, come raccomandato dalle commissioni Via e Vas del 2019, e non per soli 270 metri, previsti dall’ultima stesura del progetto. «La galleria deve essere possibilmente chiusa, considerato che in quei prati vivono e transitano molti animali. Il nuovo tracciato, in gran parte in superficie, determina un ingente danno economico alle abitazioni e alle attività ricettive di via delle Guide alpine. Un conto è vedere cervi, caprioli e volpi, un altro è vedere i Tir». Domandano infine che sia cancellata la nuova rotatoria, prevista a Coiana, che lambisce le prime abitazioni di via delle Guide alpine, e sia adottata quella prevista dal progetto del 2019. Di fronte alle prevedibili obiezioni, i proprietari degli immobili sottolineano: «La nostra azione non è contro l’opera pubblica, ma per sollecitare che la bretella non provochi danni agli immobili di proprietà. Non vi è, da parte nostra, una preclusione preconcetta a risolvere il problema viabilità di Cortina, ma siamo anche convinti che le nostre richieste siano il minimo sindacale».