Il sindaco di Belluno, bilancio dei primi sei mesi del mandato: «Scelte coraggiose hanno salvato le casse comunali»

"Abbiamo avuto il coraggio di spegnere 6400 punti luce, abbiamo speso 128mila euro contro la previsione di 233"

Domenica 1 Gennaio 2023 di Federica Fant
Il sindaco di Belluno, bilancio dei primi sei mesi del mandato: «Scelte coraggiose hanno salvato le casse comunali»

BELLUNO - La fine d'anno segna i primi sei mesi di governo del sindaco Oscar De Pellegrin e la sua giunta.
Quali i progetti che le hanno dato maggiore soddisfazione?
«Possiamo dire che le misure messe in atto con coraggio nei mesi scorsi, a partire da agosto, per contrastare i rincari delle bollette hanno portato ad importanti risparmi per le casse comunali permettendoci di contenere i danni.

Non è stata sicuramente una facile decisione, anche perché insomma abbiamo chiesto tutti quanti ai cittadini di avere pazienza, ma purtroppo in questo momento non era possibile fare altro».


Qualche dato per inquadrare meglio la situazione dei costi energetici?
«Per il 2022 la previsione nazionale parlava di un aumento medio dei costi energetici che si sarebbe avvicinato al 100%. A Belluno, come sappiamo, essendo una città di montagna, è ancora maggiore. Nel 2021 le bollette sono costate 1.116.000 euro, mentre nel 2022, dato aggiornato fino a novembre, siamo arrivati a 1.884.000 euro su una previsione annua complessiva di 2.100.000 euro. Praticamente il doppio rispetto al 2021. Per il metano nel 2021 sono stati spesi 379.000 euro, nel 2022 779.000 euro (ottobre compreso). Per il gasolio nel 2021 si è speso 325 mila euro, quest'anno 320 mila dato aggiornato a fine settembre. La previsione del 2023 per il gasolio: 210 mila euro e 790 per il metano».


E per l'elettricità?
«I dati per l'elettricità: in base alle misure attuate, con lo spegnimento di 1982 punti luce (azione messa in atto già dall'amministrazione precedente) si generava un abbassamento della bolletta del circa 20%. Da settembre è stato previsto da noi lo spegnimento di 6400 punti luce, quasi la totalità, che ha portato benefici sempre più ampi: basti pensare che i consumi nel 2021 avrebbero portato una spesa di 67 mila euro e mentre nell'agosto di questo anno a 154 mila euro. Un solo mese di bolletta mostra come il costo sia lievitato del doppio. Per far fronte a questo è stato pensato l'ampliamento della misura dei 6400 punti luce (prima dalle 2.30 alle 5.30 del mattino e poi dall'1 alle 5) che ha portato risultati più evidenti nel bilancio: la previsione di spesa nel mese di settembre 2022 parlava di 233 mila euro, ma di fatto la bolletta è stata 128 mila euro, quasi 100 mila in meno rispetto all'ipotesi. Anche i numeri delle gallerie parlano chiaro, avendole spente per 24 ore si registra come la Maraga è costata (nel mese di settembre) solo 5,48 euro. Mentre quella di Belluno a cui è collegato il lampione esterno 1126 euro».


Paliamo delle frazioni e dei vostri progetti?
«Io credo che per le frazioni si siano portati a casa i primi risultati con la modifica dello Statuto laddove se ne riconosce l'istituzionalità. Tutti a gran voce lo chiedevano. Fatto questo passaggio stiamo studiando il Regolamento per stabilire una perimetrazione delle varie zone con le parti storiche che rimarranno tali. Interesseremo i capigruppo per iniziare a condividere tutto questo iter per poi arrivare al Consiglio comunale. Ringrazio per il grande lavoro che ha già fatto in questi mesi Massimo Garzotto che ha la delega alle frazioni e anche l'assessore Franco Roccon per gli interventi in termini di manutenzioni e lavori pubblici, in base alle richieste e alle urgenze arrivate dai concittadini».


La minoranza lamenta scarsa trasparenza, è così?
«Ritengo che le commissioni vengano convocate regolarmente e i temi vengono affrontati con la massima trasparenza, nulla è stato nascosto perché nulla c'è da nascondere. Forse dovremmo migliorare nelle tempistiche».


Quali le delibere di spessore che ci attenderanno nel 2023? «Credo che già dall'inizio dell'anno avremo il Documento unico di programmazione che poi ci guiderà per il nostro quinquennio. Lì c'è tutto il programma approfondito messo in relazione con il bilancio. Lì si troverà anche la vision di ampio respiro di questa amministrazione e soprattutto gli obiettivi strategici su cui lavorare».


E con il Piano nazionale di ripresa e resilienza?
«Il 2023 sarà l'anno di approvazione dei progetti esecutivi del Pnrr, che sono 13 per la nostra città, tra cui il raddoppio della palestra del De Mas, la riqualificazione dell'ex caserma dei Vigili del Fuoco e del polisportivo. Ci sono anche le nuove scuole Verdi di Cavarzano, il miglioramento sismico energetico delle elementari di Badilet, Borgo Piave e anche il laghetto artificiale sul Nevegal. Da gennaio sicuramente inizieranno anche altri progetti di efficientamento».
 

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