A scuola nei container dal 2018, scade l'affitto: il Renier avrà alunni in tre posti diversi

Sabato 12 Agosto 2023 di Giovanni Santin
I container installati nel 2018 a scuola: ora l'affitto è scaduto e gli studenti sono sfrattati

BELLUNO - Contratto d’affitto scaduto. La dirigenza dei licei Renier ha saputo solo giovedì, nell’incontro che la Provincia ha avuto con i presidi della città, che i moduli installati dal 2018 nel cortile del Calvi - in cui in questi anni sono state ricavate 9 aule - non potranno più essere utilizzati perché il contratto d’affitto scade a fine mese. La soluzione? La prospettiva avanzata da Palazzo Piloni è che 7 di quelle classi si spostino nei nuovi moduli-container che saranno eretti a breve nel cortile del Brustolon. Ancora: siccome a fianco dei moduli del 2018, nel 2020 ne sono nati altri che lo scorso anno ospitavano altre tre classi del Renier e che il prossimo anno ne dovrebbero accogliere 4, l’istituto avrà le proprie classi in tre luoghi diversi: sede, cortile Calvi e cortile Brustolon. Una rivoluzione non piccola da digerire e da organizzare. Tanto meno a 20 giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico.

I MODULI

Anno dopo anno il modulo è diventato un modello. All’inizio fu proprio il Renier per il quale l’esigenza di avere nuovi spazi nacque perché la popolazione scolastica continuava a crescere. E dopo anni in cui alcune classi erano state spostate nella sede del Brustolon, l’esplosione di iscritti dell’anno 2018-19 convinse la Provincia a percorrere altre strade. Più di 900 gli alunni del Renier quell’anno, 45 le classi, 2 delle quali articolate. In un primo tempo la sede individuata fu il prato vicino alla scuola, ma problemi nella collocazione dei sottoservizi suggerirono di utilizzare il cortile del vicino istituto Calvi: qui finirono 9 classi. Una curiosità. La struttura da allora è sempre rimasta in uso, superando indenne anche la caduta di alberi che la sfiorarono. Trascorsero due anni ed il problema si presentò altrove. Questa volta i moduli ospitarono gli esuberi di liceo scientifico Galilei, Calvi e ancora Renier. È da quel 2020 che nel prato a fianco del Galilei i container servono per sei aule. Contemporaneamente nel cortile del Calvi sorse un altro corpo, staccato dal primo. E da allora esso ospita 5 classi dello stesso Calvi e 2 del Renier. Qui il prossimo anno ci dovrebbero essere 8 classi, equamente divise fra i due istituti. Va ricordato che nel 2020 i container non vennero installati in tempo per l’inizio delle lezioni. Un ritardo pagato soprattutto dal Galilei. Qui infatti, a turno, cinque-sei classi del Triennio furono costrette a seguire le lezioni da casa con la Didattica digitale integrata (Ddi); poi tornavano in classe per due settimane e di nuovo in Ddi per un’altra settimana; fino a quando non arrivarono e furono i moduli attesi.

IL RISIKO

Ecco infine l’anno scolastico che inizierà fra meno di un mese. In questo caso a motivare la necessità dell’acquisto di nuovi moduli sono i lavori dei due cantieri al Tiziano di via Cavour e al Segato di via Psaro. I nuovi container troveranno sede nel cortile dell’istituto professionale Brustolon, parte dell’Iis Segato-Brustolon. In questi spazi – così ha annunciato la Provincia - dovrebbero esserci alcune classi del Renier (7), un istituto che in questo modo come detto sarà diviso in tre: nella sede storica di Mier (35 classi), nei container presenti nel cortile del Calvi (4) e appunto nel cortile del professionale Brustolon (7). Contemporaneamente mentre studenti e studentesse del Tiziano saranno dirottati all’istituto Sperti di via Feltre, gli esuli del Segato dovrebbero essere sistemati in parte proprio nella sede del professionale, in parte nei container; stessa sorte anche per gli studenti dello scientifico Galilei.

CANTIERE E LEZIONI

La Provincia nei giorni scorsi ha spiegato: «Avremmo potuto scegliere di lavorare nelle scuole con l’attività didattica in corso, ma questo avrebbe generato un forte disagio per ragazzi, insegnanti e personale». Un’attenzione rispettata per gli studenti del Tiziano, ma non per quelli dell’Iti Segato dove ad anno scolastico in corso sono previste demolizione e ricostruzione del blocco che si affaccia su piazza Piloni: lavori che, era stato assicurato, si sarebbero dovuti concretizzare durante il periodo estivo. E poiché solo una parte degli studenti sarà dirottato nel cortile del Brustolon, saranno moltissimi gli studenti che rimarranno in sede, mentre saranno in corso i lavori di abbattimento di una parte dell’edificio. Dirottati anche gli studenti del Tiziano verso lo scientifico e lo stesso Brustolon. In questo caso se, come annunciato allo stesso personale della scuola, i cantieri fossero partiti a giugno, a settembre 2024 tutto sarebbe finito. Che i tempi concordati fossero altri, lo testimonia il fatto che i maturandi del Tiziano sono stati costretti a sostenere gli Esami di Stato nella sede del Galilei proprio per lasciare spazio al cantiere. Che ad oggi non è ancora partito. Infine il problema degli spazi ha coinvolto anche l’istituto Catullo che nell’ultimo anno ha aumentato i propri iscritti; così alcune classi saranno sistemate nei locali del Seminario Gregoriano, in via San Pietro.

MODELLO

Il modulo-container è diventato modello, tanto che la consigliera all’edilizia scolastica Lucia Da Rold ha detto: «Questo è il primo step di una riorganizzazione futura che sarà imposta dai numeri della popolazione scolastica in progressivo calo. Nei prossimi anni, con edifici nuovi o riqualificati, con moduli prefabbricati di proprietà spostabili dove necessario, potremo ragionare di una ottimizzazione degli spazi, con l’obiettivo di dare sempre scuole accoglienti e sicure»

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