Belluno: grossa frana in Val di Zoldo blocca la strada. Grave rischio valanghe

Sabato 5 Dicembre 2020
La frana in Val di Zoldo
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VENEZIA - Rischio massimo di valanghe, frana in Val di Zoldo sulla strada provinciale e un'ordinanza che blocca ingressi ed uscite da alcuni Comuni maggiormente colpiti dall'ondata di neve, pioggia e vento. Bellunese in ginocchio a causa del violento maltempo che sta investendo il territorio e che proseguirà per l'intero fine settimana. Nel primo pomeriggio di oggi, 5 dicembre, una frana ha investito la val di Zoldo fra Pontesei e Mezzocanale.

Un fronte di massi e roccia si è staccato dalla parete e si è rivestao sulla strada provinciale 251 distruggendola e bloccando la viabilità.

In serata è stata anche diramata l'ordinanza che vieta per il fine settimana di entrare ed uscire a causa del maltempo dai territori di Livinallongo, Rocca Pietore, San Pietro di Cadore, Zoppè, Selva di Cadore e Colle Santa Lucia.

ORDINANZA CON STRADE VIETATE E COMUNI COINVOLTI- SCARICA

 

«Per domani, domenica, l'Arpav segnala rischio valanghe elevato. Mai così dal 1996 anno in cui è nata l'Arpav. Per oggi e domani è previsto un peggioramento delle condizioni meteo. Per cui diciamo a tutti: non muovetevi da casa. Abbiamo dato indicazioni al Prefetto di Belluno di vietare l'ingresso dei turisti in tutta la provincia è perchè la situazione è particolarmente critica. I sindaci sono molto preoccupati perchè continuano a vedere gente che arriva in macchina». Lo ha detto oggi l'assessore alla Protezione Civile della Regione Veneto, Gianpaolo Bottacin annunciando una nuova riunione dell'Unità di Crisi della Protezione civile. A Tai di Cadore sono stati istituiti posti di blocco della Polizia e gli agenti verificano che le auto abbiano le gomme invernali oppure le catene che vengono fatte montare sul posto. Altrimenti non è possibile è proseguire.

 

Dolomiti ricoperte di neve

Le Dolomiti sono letteralmente ricoperte di neve fresca tanto che nell'area di Cortina d'Ampezzo il sindaco Gianpietro Ghedina annuncia in un post la caduta di 70 centimetri di manto fresco nella notte. In generale sulla montagna continua a nevicare anche a quote basse intorno ai 700 metri.

A Cortina sono numerosi i vacanzieri che hanno raggiunto la località, soprattutto nelle seconde case, per il lungo ponte festivo di Sant'Ambrogio e dell'Immacolata. Non è possibile sciare, in base ai decreti governativi: l'unico impianto in funzione, la seggiovia del Col Gallina, al passo Falzarego, è riservata all'allenamento degli atleti, e non è raggiungibile, poiché è stato chiuso il transito di tutti i maggiori valichi delle Dolomiti. Da Cortina non si va in Val Badia e in Agordino; non si scende da Misurina verso la Val Pusteria.

Sulla statale 51 di Alemagna, collegamento internazionale dal Veneto verso l'Alto Adige e l'Austria, si susseguono i rallentamenti, le deviazioni, talvolta l'arresto del transito dei veicoli, per la presenza di mezzi pesanti fermi in strada, senza le catene da neve. C'è chi sceglie di usare gli sci per andare in paese e percorrere l'isola pedonale di Corso Italia, sino ai negozi del centro. 

Sul monte Faloria si sta allestendo la pista per la Coppa del mondo di snowboard in notturna di sabato 12 dicembre; sulla Tofana è già iniziata la preparazione delle aree di traguardo per i Campionati del mondo di sci alpino 2021, in calendario dal 7 al 21 febbraio. Altre squadre sono all'opera alle Cinque Torri, per preparare la pista agonistica Lino Lacedelli, che sarà utilizzata dalla prossima settimana per gli allenamenti delle squadre di atleti e che a febbraio accoglierà le discese di qualificazione delle nazioni minori, impegnate nei Mondiali. 

UNITA' DI CRISI

Si è tenuta la riunione dell'Unità di Crisi regionale, in videoconferenza, con tutti i soggetti impegnati nell'emergenza del maltempo in Veneto: i Vigili del fuoco, il volontariato della Protezione Civile, i Consorzi di Bonifica, la Protezione Civile regionale, la Difesa del Suolo, Anas, Enel, Veneto Strade, Suem 118, Soccorso Alpino ed il Prefetto di Belluno. Il meteo prevede che anche nelle prossime ore continuerà a nevicare in maniera copiosa sopra i 1000-1500 metri, mentre sotto i 1000-1500 metri si prevedono piogge intense per tutta la giornata di domani. Questo significa che essendo caduti già più di 300 mm di pioggia il rischio idraulico e geologico è concreto in varie zone del Veneto, nello specifico in Provincia di Belluno, nella parte alta della provincia di Treviso, nel Veneto Orientale e nell'alta provincia di Vicenza.

SENZA ELETTRICITA'

«La situazione vede alcune interruzioni di energia elettrica, in corso di ripristino da parte di Enel, in provincia di Vicenza e Belluno, mentre abbiamo tre frazioni isolate in comune di Livinallongo - spiega l'Assessore regionale alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin -, per ripristinare le viabilità da e per queste località, siamo in contatto diretto con il sindaco. Abbiamo dei problemi con i collegamenti con la frazione di Misurina, con Auronzo di Cadore,  e altre problematicità legate alla viabilità considerando che i passi dolomitici sono chiusi. Permane il rischio di valanghe, che nella giornata di domani potrà raggiungere il livello 5, cioè il massimo livello di rischio, nella parte più alta della provincia di Belluno. Livinallongo, Rocca Pietra, San Pietro di Cadore e Zoppè di Cadore sono attenzionati e monitorati da parte del Soccorso Alpino e dai Carabinieri Forestali».

 

Ultimo aggiornamento: 6 Dicembre, 11:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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