Rifugio Nuvolao: la gestione va a Emma, la 27enne ampezzana si trasferisce a quota 2.575

Giovedì 11 Marzo 2021 di Marco Dibona
Emma gestirà il rifugio Nuvolao
1

CORTINA D'AMPEZZO - Sarà Emma Menardi a gestire il rifugio Nuvolau di Cortina, arroccato a 2.575 metri, sulla cima della montagna che domina la conca d’Ampezzo da una parte e l’Agordino dall’altra.

La giovane donna ampezzana, 27 anni, è stata scelta dal direttivo della locale sezione del Club alpino italiano, che è proprietaria della struttura. Ha superato una lunga selezione, che ha tenuto conto delle 255 richieste, pervenute da ogni parte d’Italia e dall’estero, dopo la pubblicazione del bando, per la ricerca del nuovo gestore. «Noi ci siamo concentrati su cinque proposte, formulate da gente di Cortina, e su altri profili, giunti da Auronzo di Cadore, dall’Agordino, da Colle Santa Lucia – spiega Paola Valle, presidente del Cai di Cortina – e infine è stata fatta una votazione, fra noi dodici componenti del consiglio: ha prevalso a maggioranza la candidatura di Emma Menardi, con sette voti. È interessante che sia una giovane donna ad assumere questo impegno. Da parte sua è una scelta coraggiosa, perché il Nuvolau è un rifugio vero, un’attività difficile da portare avanti, dove il lavoro è gravoso, per quanto gratificante. Lassù si arriva soltanto a piedi. Non c’era neppure l’acqua, sino a pochi anni fa, e si provvedeva con le taniche. Anche adesso deve essere pompata da sotto e utilizzata con parsimonia. I rifornimenti arrivano lungo il cavo d’acciaio di una teleferica di servizio». 


LA STORIA
Il rifugio Nuvolau è il più vecchio delle Dolomiti Ampezzane, costruito dalla locale sezione del Club alpino austriaco e germanico nel 1883, grazie alla donazione dell’escursionista tedesco Richard von Meerheimb, un colonnello della Sassonia: per questo motivo il primo nome della struttura fu Sachsendankhutte, il “rifugio del ringraziamento del Sassone”. Fu inaugurato l’11 agosto 1883; distrutto durante la Prima guerra mondiale, fu ricostruito e riprese l’attività nel 1930, inaugurato il 3 agosto; poi è stato più volte ammodernato e ampliato, ma ha mantenuto l’aspetto originale: «È un piccolo rifugio sulla roccia, con soli 24 posti letto, non è un albergo di montagna», puntualizza la presidente Valle, che amministra anche altri due rifugi, il Giussani in forcella Fontana Negra, sulla Tofana, e il Palmieri, alla Croda da Lago. 
L’IDEA
Emma Menardi in questo periodo è all’estero, in Sudamerica, in uno dei viaggi che l’hanno portata a girare il mondo e a parlare fluentemente cinque lingue. Non ha quindi potuto presenziare al colloquio con il direttivo Cai, ma ha inviato una memoria scritta, nella quale ha elencato le attività che intende svolgere sul Nuvolau e le modalità della gestione del rifugio, nella quale sarà affiancata dai familiari. La giovane ha quattro fratelli, con esperienza in attività ricettive. È singolare che la riunione che l’ha scelta sia avvenuta lunedì scorso, la sera dell’8 marzo, giornata della donna. Emma subentrerà a Mansueto Siorpaes e Jo Anne Jorowski: la coppia termina l’accordo con il Cai a fine mese, dopo 47 anni di attività continua, sulla vetta della montagna. «Da prassi, il contratto con la nuova gestione avrebbe decorrenza dal 1 aprile 2021 – precisa la presidente Valle – ma quest’anno dobbiamo eseguire alcuni lavori nella struttura, per la messa a norma, con opere di adeguamento della cucina, con la costruzione di un altro bagno. Il progetto è a Venezia per l’approvazione, proprio in questi giorni. Confidiamo di riuscire ad eseguire le opere alla fine della primavera e riuscire ad aprire con la stagione estiva». Il Nuvolau è uno dei rifugi più frequentati dagli escursionisti che raggiungono a Cortina, per la straordinaria posizione, una balconata con vista tutto attorno, fra Tofana e Marmolada, Pelmo e Civetta, con tutta la chiostra di montagna della conca d’Ampezzo da una parte e lo sguardo che finisce in Trentino e in Alto Adige dall’altra. È frequentato sia dai gitanti di giornata, che salgono dall’area delle Cinque Torri, così come dal passo Giau, per la via ferrata della Gusela, sia dagli escursionisti, soprattutto stranieri, che percorrono la lunga Alta Via 1, che parte dal lago di Braies per arrivare a Belluno. Il pernottamento al rifugio Nuvolau è una delle attrattive del percorso, per la spettacolarità del luogo, con i suoi panorami e le suggestioni, che si accendono al tramonto e all’alba. 
 

Ultimo aggiornamento: 16:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci