Ponte nelle Alpi, il Centro Paludi potrebbe diventare un centro servizi per le Olimpiadi Invernali 2026

«L'idea che stiamo perseguendo è quella di realizzare tre spazi diversi spiega Piolo un centro servizi, un centro divertimenti ed un centro commerciale».

Martedì 8 Agosto 2023 di Giovanni Santin
Ponte nelle Alpi, il Centro Paludi potrebbe diventare un centro servizi per le Olimpiadi Invernali 2026

PONTE NELLE ALPI - Dal cinema alla grande distribuzione sino ad una serie di servizi alla persona. Non una sola, ma più destinazioni. Potrebbe essere questa la sorte del centro Paludi di Ponte nelle Alpi, costruito decenni fa ma rimasto sempre incompleto e quindi finora mai utilizzato. E ci sarebbero anche dei privati provenienti da fuori provincia interessati agli spazi che si sono fatti avanti. È proprio questa l'ipotesi operativa messa in campo da Gino Piolo, titolare dello studio che realizzò il progetto e che ora è stato contattato da Intrum, la società di recupero crediti partecipata da Banca Intesa che ha sede a Milano in Bastioni di Porta Nuova.

Prima di passare ai dettagli dell'operazione che sta per partire, Piolo ricorda anche il profilo del proprio studio: «Siamo uno studio come tanti altri, ma realizziamo anche progetti di rigenerazione urbana».

L'IDEA

Lo studio, si diceva, ha ricevuto un incarico da Intrum. E per prima cosa lo studio Piolo ha recuperato i disegni e gli elaborati progettuali di tanti anni fa. «L'idea che stiamo perseguendo è quella di realizzare tre spazi diversi spiega Piolo un centro servizi, un centro divertimenti ed un centro commerciale». Il primo ambito potrebbe essere destinato a servizi alla persona; una palestra, una sauna, artigianato di servizio come per esempio un parrucchiere. Gli spazi riservati al divertimento sarebbero destinati alla realizzazione di un bowling e di una sala cinema; e la multisala era proprio l'idea originale con cui era nato il Centro Paludi.

LE OLIMPIADI

E la vocazione sportiva, anche in relazione all'evento di Cortina 2026, potrebbe essere una proposta davvero vincente. Quello che è certo è che di qui passerà un flusso di persone non indifferente e che il centro Paludi potrebbe essere una bella vetrina per chi voglia mettersi in mostra. Questo aspetto è stato più volte sottolineato: la zona ha infatti tutte le carte in regola per decollare, forte proprio della propria posizione: l'area è infatti in zona strategicamente molto felice, vicino sia alla ferrovia sia all'autostrada, a pochi minuti dalla vicina provincia di Treviso, ad un'ora di macchina sia da Venezia sia da Cortina. Un polo che, forte della propria collocazione baricentrica, può davvero diventare strategico anche in vista delle Olimpiadi di Cortina.

GRANDE DISTRIBUZIONE

Ma, come detto, non è quella sportiva l'unica proposta, perché una sola capacità attrattiva, non pare funzionare più. «Ed infine vi è la strada anche del centro commerciale - prosegue il progettista -, perché qui a Paludi vi è l'unica licenza per la grande distribuzione dell'intera provincia di Belluno, una carta in più conquistata dopo una serie di adempimenti e che ora torna davvero molto utile». Queste le idee in campo. Ed in campo c'è anche una ditta che pare interessata: «Si tratta di un'azienda veronese di alimentari di cui, per ovvie ragioni, al momento non posso fare il nome». Piolo non si spaventa nemmeno di fronte al fatto che lo stabile non è mai stato utilizzato e che per poter essere aperto ha bisogno di una serie di interventi: «È vero, ma dipende da quale sarà l'utilizzo che ne verrà fatto. Per la multisala, per esempio, certo sarà necessario mettere mano alla struttura, ma non si tratta di lavori enormi».

LO SVILUPPO

Diverse, secondo lo studio Piolo ed il suo titolare, le possibilità di crescita del centro Paludi: «La struttura c'è, si tratta di creare un ambiente nuovo con presupposti già esistenti. Ora i volumi vanno ripensati alla luce delle nuove esigenze dei giovani, legandoli magari anche allo sviluppo del Nevegal che non è poi tanto lontano. Ed anche gli spazi da adibire alla vendita di alimentari potrebbero avere un grande successo: la zona della conca alpagota è infatti molto vicina e manca un servizio del genere». Le idee, insomma, ci sono, e anche la loro progettualità è ben avviata, tanto che Piolo dovrebbe incontrare entro questa settimana Intrum per un aggiornamento sullo stato delle cose. L'immobile dalle infinite vicissitudini si estende su un'area di 27.500 metri quadrati, 13mila dei quali coperti e la cui destinazione attuale è commerciale, con alcune parti artigianali.

Ultimo aggiornamento: 9 Agosto, 10:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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