Ponte Cadore, la battaglia dei sindaci per la sicurezza: «Ad aprile un autovelox»

Giovedì 9 Febbraio 2023 di Giuditta Bolzonello
Dopo gli incidenti mortali un autovelox per la sicurezza sul ponte cadore

CADORE - Un autovelox per la sicurezza sul ponte Cadore, la speranza dei sindaci che in questi ultimi anni si sono impegnati è di poterlo montare entro aprile. Ma è da settembre 2021 che Pier Luigi Svaluto, primo cittadino di Perarolo, e Bepi Casagrande sindaco di Pieve di Cadore, si sono attivati con una serie infinita di riunioni fra Prefettura e Anas, per avere la strumentazione che mettesse in sicurezza un tratto di statale di Alemagna, divisa fra le due realtà amministrative, che aveva da poco visto accadere l’ennesimo, gravissimo incidente costato la vita ad una giovane di Sottocastello.

GLI INCIDENTI

Era il 9 settembre 2021 quando Sara Candeago, di soli 19 anni, perse la vita nello schianto della sua auto contro una vettura che non rientrava nella sua carreggiata. La sfortunata giovane stava procedendo in direzione Pieve di Cadore quando è stata centrata, stava tornando a casa dopo una giornata di lavoro, l’impatto violentissimo non ha lasciato scampo. Ed è pensando a quella tragedia che si sono mossi i sindaci Casagrande e Svaluto, così il sindaco di Perarolo: «Succedono troppi incidenti a causa della velocità elevata, bisogna prevenire perchè non si può morire andando al lavoro per comportamenti scorretti di quegli automobilisti che non rispettano le regole». Tanti sono i casi, nella primavera 2018 morirono le sorelle Alverà di Cortina schiacciate nella loro piccola vettura contro il parapetto, altri sinistri con feriti hanno reso quel tratto di strada fra le più pericolose in provincia tanto che è in fase di progettazione anche l’installazione di un secondo rilevatore di velocità nel versante territoriale di Pieve.

LA BATTAGLIA

Quella che hanno affrontato gli amministratori è stata una battaglia molto ardua, si fa presto a dire, «vogliamo l’autovelox», ma bisogna confrontarsi con la realtà e le istituzioni. Svaluto: «Tanto si è discusso e tante sono state le obiezioni sollevate, alla fine ci hanno detto di provvedere noi a montare i rilevatori della velocità e così sarà, faremo anche una campagna di sensibilizzazione perché a noi non interessa fare cassetta con le eventuali sanzioni ma garantire la sicurezza di chi viaggia su quel tratto di statale». E non si pensi che la Smart Road possa servire allo scopo, quell’opera tanto imponente quanto costosa, non può essere utilizzata per controllare il comportamento degli automobilisti, è quanto si è sentito rispondere il sindaco Svaluto da Anas.

LE SOLUZIONI

Il gestore della viabilità statale è sordo anche alle sollecitazioni, sempre fatte dai sindaci di Perarolo e Pieve, sull’opportunità di cambiare le possibilità di sorpasso sul ponte. Invece di due corsie in direzione sud, così come è oggi con il sorpasso che può prendere velocità pericolosa con le difficoltà se non l’impossibilità di tenere la curva, perché non concederlo in salita? La richiesta è stata bocciata. Altro punto critico è la zona del distributore prima della galleria che precede il ponte Cadore. «I mezzi entrano ed escono contromano ignorando i divieti» assicura Svaluto. Ma Svaluto ne ha anche per chi sottovaluta le problematiche dei rientri festivi, «pare che interessi a pochi, tranne che alle persone che sono prigioniere in casa, abbiamo più volte sollevato il problema ma ormai si parla solo di Olimpiadi». Perarolo nelle domeniche pomeriggio diventa terra di conquista degli automobilisti che per aggirare le code, percorrono la Cavallera, riservata ai residenti.

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