PONTE NELLE ALPI
Sangue, violenza e bestemmie mercoledì notte in piazza a Polpet. Due individui hanno assalito e pestato un 55enne per futili motivi. Sul caso indagano i carabinieri di Ponte nelle Alpi, che sono intervenuti ieri notte alle 2.30, quando i residenti hanno segnalato il pestaggio. Gli aggressori erano due, avevano 30 anni in meno della vittima: uno di loro è già stato identificato ed è indagato per lesioni personali aggravate. Procedimento che è partito d’ufficio, visto che il 55enne ha riportato lesioni che richiederanno 30 giorni di prognosi. I militari sono al lavoro, invece, per risalire all’identità del complice.
LA SCINTILLA
Era una serata di festa, per la piccola frazione di Ponte nelle Alpi. Nel Bar Cooperativa la gente si divertiva con il karaoke, cantava e beveva in allegria. Ma attorno alla mezzanotte qualcosa è cambiato. Quando già le casse erano state spente, all’interno del locale l’atmosfera ha iniziato a farsi tesa e si sono iniziate a sentire urla e bestemmie, toni sempre più concitati usati da un uomo probabilmente verso la vittima. Nella curiosità e nell’imbarazzo generale la scena è andata avanti per un po’ e fuori dal locale si erano già radunate cinque o sei persone, preoccupate per la confusione e intenzionate a capire cosa stesse succedendo. Quando l’uomo del 1964 (quello che da lì a pochi secondi sarebbe diventato la vittima) ha fatto per uscire, non ha avuto nemmeno il tempo di allontanarsi dalla porta che un uomo all’esterno l’ha braccato e, aiutato da un ragazzo che si trovava all’interno del bar, l’ha buttato a terra.
IL PESTAGGIO
Da quel momento la situazione è degenerata. Le urla si sono fatte ancora più forti e i due hanno iniziato a prendere a calci in faccia la vittima, riversa a terra e incapace di reagire. Uno dei due, ancora vestito con gli abiti del lavoro, aveva ai piedi scarpe antinfortunistica a detta di un testimone. Questo non gli ha impedito di sferzare calci, né si è fermato quando il sangue ha iniziato a scorrere. I presenti, increduli e spaventati, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Una telefonata al 112 ha subito fatto arrivare sul posto carabinieri e soccorsi. I due pestatori, però, si erano dati alla macchia. La vittima si è rifiutato di salire in ambulanza, che era giunta sul posto, ma ha raggiunto l’ospedale autonomamente poco più tardi dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di 30 giorni.
Ultimo aggiornamento: 13:59
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sangue, violenza e bestemmie mercoledì notte in piazza a Polpet. Due individui hanno assalito e pestato un 55enne per futili motivi. Sul caso indagano i carabinieri di Ponte nelle Alpi, che sono intervenuti ieri notte alle 2.30, quando i residenti hanno segnalato il pestaggio. Gli aggressori erano due, avevano 30 anni in meno della vittima: uno di loro è già stato identificato ed è indagato per lesioni personali aggravate. Procedimento che è partito d’ufficio, visto che il 55enne ha riportato lesioni che richiederanno 30 giorni di prognosi. I militari sono al lavoro, invece, per risalire all’identità del complice.
LA SCINTILLA
Era una serata di festa, per la piccola frazione di Ponte nelle Alpi. Nel Bar Cooperativa la gente si divertiva con il karaoke, cantava e beveva in allegria. Ma attorno alla mezzanotte qualcosa è cambiato. Quando già le casse erano state spente, all’interno del locale l’atmosfera ha iniziato a farsi tesa e si sono iniziate a sentire urla e bestemmie, toni sempre più concitati usati da un uomo probabilmente verso la vittima. Nella curiosità e nell’imbarazzo generale la scena è andata avanti per un po’ e fuori dal locale si erano già radunate cinque o sei persone, preoccupate per la confusione e intenzionate a capire cosa stesse succedendo. Quando l’uomo del 1964 (quello che da lì a pochi secondi sarebbe diventato la vittima) ha fatto per uscire, non ha avuto nemmeno il tempo di allontanarsi dalla porta che un uomo all’esterno l’ha braccato e, aiutato da un ragazzo che si trovava all’interno del bar, l’ha buttato a terra.
IL PESTAGGIO
Da quel momento la situazione è degenerata. Le urla si sono fatte ancora più forti e i due hanno iniziato a prendere a calci in faccia la vittima, riversa a terra e incapace di reagire. Uno dei due, ancora vestito con gli abiti del lavoro, aveva ai piedi scarpe antinfortunistica a detta di un testimone. Questo non gli ha impedito di sferzare calci, né si è fermato quando il sangue ha iniziato a scorrere. I presenti, increduli e spaventati, hanno chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Una telefonata al 112 ha subito fatto arrivare sul posto carabinieri e soccorsi. I due pestatori, però, si erano dati alla macchia. La vittima si è rifiutato di salire in ambulanza, che era giunta sul posto, ma ha raggiunto l’ospedale autonomamente poco più tardi dove è stata medicata e dimessa con una prognosi di 30 giorni.
