Portici di Belluno deturpati: i papiri di laurea vengono sfrattati

Giovedì 12 Ottobre 2023 di Daniela De Donà
Portici di Belluno deturpati: i papiri di laurea vengono sfrattati

BELLUNO - I papiri avvolgono le colonne dei portici di piazza dei Martiri: ironici e divertenti i papiri portano avanti, anche a Belluno, una tradizione che parte dall'Università di Padova, ma che si è estesa a laureati in tutte le Università. La giunta di Oscar De Pellegrin, con in testa l'assessore Franco Roccon, lo aveva promesso, rispondendo, già in campagna elettorale, ai cittadini che ritenevano il luogo "storico" eccessivamente invaso: per i papiri si sarebbe trovato un sito dedicato, nell'ottica di avere sotto agli occhi un centro città "dignitoso".

«DAREMO UNA RISPOSTA»
Ora, pungolato, l'assessore a lavori pubblici, edilizia e, pure, decoro urbano, anticipa il progetto, dal costo contenuto: «Questa è una questione a cui vogliamo dare risposta alla cittadinanza entro breve tempo.

Abbiamo individuato il posto dove collocare una grande bacheca, sarà nella zona della stazione afferma Franco Roccon probabilmente lunga cinque metri, per cui troveranno posto almeno una decina di papiri».


«A BREVE LA DELIBERA»
A entrare nel dettaglio è il consigliere comunale Massimo "Cimo" Garzotto che ha l'incarico di seguire passo a passo la questione: «Per il momento il luogo prescelto è lungo il muretto che divide il marciapiede dal cortile interno del liceo Tiziano». Praticamente quasi difronte all'entrata della scuola Materna Cairoli (sede Gabelli). Quindi l'aggiunta: «La delibera ufficiale arriverà tra un po', per correttezza dobbiamo ancora valutare un paio di proposte suggerite da alcuni cittadini». Franco Roccon e Massimo Garzotto ammettono il ritardo nel trovare la soluzione: «Il nostro tergiversare è dovuto al fatto che abbiamo voluto vedere il progetto della nuova stazione, visto che l'idea della bacheca per papiri tocca l'area della stazione».
Nessuna bocciatura, quindi, alla consuetudine dell'attaccare questi documenti umoristici in città che, ieri, erano ben 12: lauree di ingegneria, psicologia, medicina, lingue straniere. Conseguite a Padova, Trento, Milano, Trieste.


TRADIZIONE STORICA
Va detto che la goliardia espressa nei papiri bellunesi appesi anche in questi giorni è sempre dentro i confini dell'est modus in rebus, certo più moderata rispetto a qualche decennio fa quando non era raro (soprattutto a Padova) sforare fino alla censura. La tradizione del papiro che racconta le vicende più o meno note, più o meno personali - del neo laureato affonda nella città del Santo le sue radici: già nel 1500, infatti, gli studenti che frequentavano l'Università patavina creavano dei piccoli manifesti che affiggevano un po' dovunque in città, proprio con lo scopo di annunciare la laurea obiettivo certo più raro rispetto ad oggi dell'amico.


VETRINE INVASE
Altro problemino, collegato al decoro urbano: l'assessore Roccon, sempre affiancato dal consigliere Garzotto, sta cercando di mettere un freno al dilagare di manifestini - che pubblicizzano manifestazioni o corsi vari che con quattro pezzetti di nastro adesivo vengono attaccati dovunque. «E' difficile controllare è la premessa - ad essere preso per luogo pubblico sono specialmente le vetrine sfitte. Noi abbiamo richiamato alcuni responsabili i cui avvisi, tra l'altro senza il timbro del Comune, era appiccicati qua e là. Alla fine, comunque, ad andare fuori regola sono le solite sette-otto associazioni. A cui diciamo: dobbiamo proprio passare alle multe?».
Va ricordato che, invece, c'è libertà di appendere i manifesti con pubblicità di eventi all'interno di negozi, bar, pizzerie. «In accordo, ovviamente, con i titolari del locale».

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