A Cortina decolla la pista di bob: l'impianto alle pendici della Tofana sarà collaudato con un evento nel 2025

Mercoledì 1 Dicembre 2021 di Marco Dibona
A Cortina decolla la pista di bob: l'impianto alle pendici della Tofana sarà collaudato con un evento nel 2025
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CORTINA - Il bob ci sarà. L'iter per la nuova pista delle Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 è al via. L'impianto, alle pendici della Tofana, che assegnerà i titoli olimpici di bob, slittino e skeleton, dovrà essere collaudato con un evento nell'anno precedente i Giochi. La struttura ricalcherà lo storico impianto Eugenio Monti, chiuso da tredici anni, che nel frattempo sarà smantellato per dare vita un moderno tracciato con caratteristiche tecniche completamente diverse dal precedente.
È quanto emerso da una riunione tecnica tenutasi nel municipio di Cortina, convocata dalla Regione Veneto, presenti le diverse componenti coinvolte nel progetto. «È stato un incontro di allineamento, di tipo tecnico ha spiegato il sindaco ampezzano Gianpietro Ghedina vista anche la presenza delle due federazioni sportive coinvolte, quella di bob e skeleton, e quella dello slittino.

Il tracciato della nuova pista sarà coerente con quello esistente, ma con alcune variazioni. In particolare si deve ridurre la velocità dei mezzi, che non potranno superare 135 chilometri all'ora; questo consentirà di far scendere anche lo slittino e il bob femminile. Così si terrà conto anche delle finalità turistiche dell'impianto. Altrimenti sul curvone di arrivo potrebbero esserci spinte eccessive, sino a 5G. Si è quindi valutato quali interventi attuare per limitare la velocità dei bob».


LA STORIA

La Monti nacque un secolo fa, quando si pensò di allestire una pista apposita per il bob, allora uno sport pionieristico, che usava strade innevate. Negli anni Venti fu progettata e costruita, con muri di sassi, la successione di spettacolari curve sopraelevate che si vede tuttora. L'impianto fu totalmente ammodernato, in cemento armato, per i Giochi olimpici del 1956; poi ci furono interventi successivi, con l'introduzione di illuminazione e refrigerazione artificiali, fu abbassata la partenza. La pista rimase in attività sino al 2008, quando l'amministrazione comunale decise di chiuderla e di rinunciare ai Mondiali 2011, già assegnati a Cortina.
Ora si prospetta una nuova vita, per questa disciplina in Italia, dove non esiste un impianto specifico dopo la chiusura di Cesana, in Piemonte, usata per i Giochi di Torino 2002, tanto che il titolo tricolore viene assegnato sulla pista austriaca di Igls, vicino a Innsbruck.
Su tempi e costi, il sindaco Ghedina precisa: «Ora la Regione Veneto si sta occupando della fattibilità tecnica economica, da completare entro la fine del prossimo gennaio, e trasmettere poi l'elaborato alla società per le infrastrutture di Milano Cortina 2026, che realizzerà il progetto preliminare e convocherà la conferenza di servizi. Infine curerà il progetto esecutivo, gare e realizzazione delle opere. La progettazione impegnerà il 2022; i lavori si faranno fra 2023 e 2024. Nei primi mesi del 2025 la pista dovrà essere disponibile, per collaudi e gare test».


I COSTI

Sui costi ci sono alcune novità: «L'attuale studio di fattibilità prevede una spesa di 61 milioni di euro, garantiti dalla Regione Veneto. Il governo ha già finanziato 24.5 milioni, in tre anni; e poiché l'intervento assume sempre più un interesse nazionale, stanzierà altre cifre nel bilancio di previsione 2022-2024, a coprire un'ulteriore parte dell'intervento, se non tutto».
Intanto ieri il Consiglio comunale ha approvato lo statuto di Fondazione Cortina, che organizzerà le gare di Coppa del mondo di sci alpino dal 2023. Sarà inoltre il comitato locale, che si rapporterà con Fondazione Milano Cortina 2026, per organizzare i Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026.

Ultimo aggiornamento: 18:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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