Gli occhiali "Le me crode" dedicati alle montagne in aiuto alla coop sociale che fa la manutenzione dell'ambiente

Sabato 16 Ottobre 2021 di Giuditta Bolzonello
Gli organizzatori dell'iniziativa
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AURONZO DI CADORE - Dagli occhiali della nuova linea "Le me crode", dei Centri Ottici G5 di Auronzo di Cadore, un importante sostegno destinato alle attività della Cadore cooperativa sociale. Una parte del ricavato delle vendite dei modelli che ricordano le montagne di casa come Marmarole, Sorapis, Tre Cime e, ad inizio 2022 anche Ajarnola, sarà infatti donato alla Cadore società cooperativa sociale s.c.s.

e destinato ad attività di manutenzione ambientale. 

DALL'ESPERIENZA LOZZA

Un prodotto frutto dell'esperienza e della passione dei fratelli Lozza, un occhiale che diventa simbolo di un'appartenenza territoriale. «Da tempo pensavamo a come restituire a questo territorio un po' di quello che da anni ci dà - spiega Giampaolo Lozza, titolare dell'azienda insieme al fratello Giovanni - così ci siamo confrontati con il nostro staff e abbiamo deciso di sostenere l'attività sul campo della Cadore, in una zona di montagna dove la vita non è certamente facile. Abbiamo quindi prodotto i primi tre modelli, a cui si aggiungerà il quarto nei primi mesi del prossimo anno, e parte degli introiti sarà destinato alla Cadore per interventi di cura e sistemazione del nostro patrimonio ambientale». 
I Centri Ottici G5 avevano già adottato di recente un'iniziativa simile a favore del comune di Auronzo quando, grazie alla vendita di occhiali dedicati alle varie località del paese, avevano potuto donare un defibrillatore che l'amministrazione ha installato in piazza Santa Giustina. 

AZIENDA PER IL TERRITORIO

«Quando abbiamo ricevuto la proposta siamo stati felici ed orgogliosi - commenta la presidente della Cadore Alessandra Buzzo - non può che farci piacere l'attenzione verso la nostra attività e i nostri soci da parte di un'azienda così importante per il nostro territorio. Il voler investire nelle manutenzioni ambientali certifica da una parte l'amore dei fratelli Lozza per la propria terra e dall'altra la capacità riconosciuta alla Cadore di realizzare interventi di qualità».
L'iniziativa parla ancora più cadorino grazie al coinvolgimento di Elsa Calligaro, la giovane di Calalzo che realizza stampe 3D delle montagne del suo territorio: è lei infatti a realizzare sia le decorazioni che rappresentano il monte che dà il nome al modello dell'occhiale e che sono applicate alle stanghette sia i braccialetti che accompagnano l'occhiale. «Questo coinvolgimento di tutto il territorio, che unisce il mondo economico dell'occhialeria all'artigianato fino alle bellezze ambientali, rappresenta in pieno lo spirito della Cadore, che vuole creare occasioni di crescita e di sviluppo socio-economico unendo l'attenzione alle realtà locali alle eccellenze cadorine», conclude Buzzo.
 

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