Multe ai camion troppo carichi di legno di Vaia

SAN PIETRO DI CADORE - Tir con gli schianti di Vaia troppo carichi e scattano le multe. Sono almeno tre i camion pesanti sanzionati dalla polizia municipale di San Pietro nella primavera di quest'anno.

Tutti di nazionalità slovena, con il carico pronto ad essere piazzato sul mercato internazionale del legname. L'amministrazione comunale ha avviato un giro di vite sull'intero comparto della viabilità in transito sul proprio territorio comunale. Non solo quindi controlli serrati sul fronte della velocità lungo la strada regionale 355 Val Degano che attraversa i paesi di Mare e Presenaio, percepita da alcuni automobilisti come un autodromo. 

DANNI ANCHE ALLE STRADE

Villa Poli ha alzato l'asticella sugli accertamenti anche in altri ambiti ed è stato riscontrato che alcuni mezzi uscivano dalla Val Visdende con un volume di pregiate taie di conifere superiore al limite massimo consentito. Al vaglio sono finiti tanto la motrice quanto il rimorchio. Ed alla fine sono emerse le irregolarità. Il carico di un camion a tre stive viaggia sui 35 metri cubi, che scendono a 28-30 per i tir a due stive. Un quantitativo superiore al limite rischia di rappresentare un pericolo immediato, per un'eventuale caduta di tronchi, e a medio-lungo termine sulla tenuta delle infrastrutture stradali, tanto più se si tratta di un asse in notevole pendenza come quello della strada del Cianà, che sale e scende dalla Val Visdende. Non vi sono deroghe ai carichi, all'interno di un dibattito europeo che coinvolge ampiamente il settore del trasporto di legname, ormai quasi esclusivamente su gomma. 

VENTILATE DEROGHE

Qualche anno fa il Consiglio federale svizzero, per esempio, aveva proposto di respingere una mozione basata su eventuali eccezioni per rendere più competitivo il mercato, risparmiando costi, viaggi ed emissioni, grazie a carichi superiori. Non è comunque la prima volta di accertamenti dei mezzi di trasporto dei tronchi. Nel marzo del 2019 analogo controllo era stato effettuato dalla Guardia di finanza di Auronzo, salita a Cima Canale, nel censuario amministrativo di Santo Stefano, alle porte della valle, vicino alla casermetta. In quel caso vennero verificati, con l'incrocio di dati, oltre ai carichi, anche i documenti di trasporto, cioè le bolle, e persino i contratti di assunzione dei conducenti, dopo la loro identificazione. Dopo tre ore di verifiche, le operazioni erano risultate tutte conformi alla normativa.

PREGIATO LEGNAME

Controlli comunque scontati in questi anni del post Vaia. A fronte dell'enorme danno provocato soprattutto nei boschi della Val Visdende della tempesta del 2018, l'altrettanto legname da asportare, il prezzo noto, il fenomeno mediatico, su tutti i mezzi di comunicazione con un tamtam che non ha avuto precedenti, non potevano che portare a più ondate di verifiche in loco. 
Yvonne Toscani