Tragica passeggiata in ferie, colpita e uccisa da un albero

Domenica 13 Settembre 2020 di Giuditta Bolzonello
Il municipio di Pieve di Cadore dove per anni ha lavorato Gianna Sonaggere
La notizia è arrivata a Pieve di Cadore ieri pomeriggio: Tragica passeggiata in ferie, colpita e uccisa da un albero è morta mentre era in vacanza. Ad ucciderla un incidente, è stata colpita da un albero mentre faceva trekking a Vieste nel Gargano, vane le cure ricevute nell’ospedale di San Giovanni Rotondo dove è mancata, dopo quattro giorni. In Puglia ad assisterla le sorelle. Una fine tragica per Gianna, conosciutissima non solo a Pieve ma in tutto il Cadore, come conosciuta e stimata è tutta la sua famiglia da sempre impegnata in servizi di volontariato.
ASSISTENTE SOCIALE
La notizia è arrivata anche a Maria Antonia Ciotti (già sindaco di Pieve) che con Gianna Sonaggere ha stretto negli anni un grande rapporto di collaborazione e di amicizia. Era andata da poco tempo in pensione dopo essere stata a lungo l’assistente sociale del comune di Pieve di Cadore. Così la ricorda Ciotti: «Deceduta oggi purtroppo, ancora giovane, Gianna lascia in me un bellissimo ricordo. Siamo state fianco a fianco per 15 anni, la sottoscritta come assessore al sociale della giunta Granzotto, poi come sindaco di Pieve. Da Gianna ho imparato moltissimo: siamo riuscite, insieme, in armonia e sempre confrontandoci, a risolvere piccoli ma anche grandi problemi delle famiglie nella nostra comunità».
LA SENSIBILITÀ
«Gianna Sonaggere era un funzionario pubblico ben preparato e capace di lavorare anche in altri campi quando mancavano i colleghi di lavoro - prosegue Ciotti - è stata fondamentale anche nelle manifestazioni in occasione di ogni Natale, quando invitavamo gli anziani ultra ottantenni in Municipio e alla Sala Coletti di Tai: era lei che allestiva, con l’aiuto dei volontari e delle sue sorelle, i banchetti e le cerimonie in onore dei nostri concittadini più anziani. Ed era sempre lei che ci preparava il calendario delle visite alle persone sole a Natale. E quante volte mi segnalava di andare a trovare qualche persona molto malata che non aveva nessuno! Ed era sempre Lei che si interessava ai nostri ospiti della Casa di riposo De Polo».
IN PRIMA LINEA
Da poco in pensione era stata impegnata senza sosta nel servizio di assistente sociale, garbata e discreta, sempre disponibile e pronta. Non era sposata, lascia un grande vuoto nel paese che ha tanto amato. La si poteva incontrare anche nei mercoledì pomeriggio quando al pian terreno della canonica distribuiva i pacchi alimentari alle persone in difficoltà aiutando il fratello Fabrizio. Ancora Maria Antonia Ciotti: «Guai se non avessi avuto una persona come lei al mio fianco. Cara Gianna, se il tuo spirito potesse sentirmi ti ringrazierei per la tua onestà intellettuale, per quanto ti sei prodigata per la tua comunità e non solo e non verrai dimenticata per il bene che hai fatto». La famiglia Sonaggere, sei fratelli, era stata già colpita da un lutto la scorsa primavera, ad  aprile, era mancato a soli 61 anni il fratello Guido il fratello tanto amato.
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