Mondiali: un esercito in azione per preparare le piste

Venerdì 29 Gennaio 2021 di Marco Dibona
Sulle piste della Tofane e Col Druscié stanno lavorando 500 persone con 20 gatti delle nevi e 25 quad

CORTINA - Le piste della Tofana e del Col Druscié sono la sala macchine del bastimento Cortina, in rotta sui Mondiali, a tutto motore. «Sui tracciati lavorano 500 persone, con 20 gatti delle nevi, 25 quad, molte motoslitte, un numero enorme di pale e raschiatoi. Stiamo correndo per essere pronti lunedì 8 febbraio, per la prima delle 13 gare. Il nostro compito è offrire la migliore accoglienza tecnica», assicura Alberto Ghezze direttore sportivo di Fondazione Cortina 2021. 
L’ESPERIENZA
Mette a frutto la sua lunga esperienza, prima di atleta, poi di allenatore, infine di tecnico, incaricato dalla Federazione italiana sport invernali di seguire le fasi di preparazione dell’evento: «Io sono di Cortina, per cui ho avuto un’idea dei lavori che non fossero troppo invasivi, nel contesto naturale, per le opere che rimarranno, dopo questi 15 giorni di spettacolo. Saranno un lascito per il turista, per l’appassionato di sci. Abbiamo lavorato su sei piste. Il 90% degli eventi sarà sulla Olympia e la Vertigine, con una inversione rispetto ai Giochi del 1956, quando gli uomini gareggiarono sull’Olympia e le donne su quella che adesso è diventata la Vertigine, con le opportune varianti. È stato ammodernato il Col Druscié, con la nuova pista “A” per gli slalom e la “B” per il riscaldamento degli atleti. È nata la nuova pista Lino Lacedelli alle Cinque Torri, l’unico tracciato pubblico dedicato agli sportivi, per allenamenti e gare». Da allenatore, Ghezze anticipa le caratteristiche della pista Vertigine, che accoglierà le gare veloci degli uomini, un tracciato che parte sotto la ferrata della Punta Anna, a 2.400, con un avvio da brivido, una picchiata verticale che sparerà i discesisti verso il Valon de Pomedes e il Canalone, verso due nuovi salti spettacolari, sino al traguardo di Rumerlo, comune alla pista Olympia delle Tofane. 
LA VARIABILE
«Per sapere chi sarà il discesista favorito sulla Vertigine bisognerà vedere le condizioni meteo e climatiche. Dipenderà tutto dal manto della neve. Se sarà ghiacciato e duro favorirà gli austriaci, ma anche i nostri Paris e Innerhofer. Se sarà più morbido, potrà lasciare spazio a grandi sorprese». Il presidente Federazione italiana sport invernali Flavio Roda confida in un risultato storico per la selezione azzurra: «Nell’ultima edizione dei Mondiali l’Italia ha conquistato tre medaglie; qui a Cortina vorrei migliorare quel risultato. Nell’organizzazione, saranno Mondiali innovativi, che uniranno una località come Cortina alle Olimpiadi invernali 2026, un evento che interesserà la montagna di tutto l’arco alpino. La Fisi ha fatto il massimo, perché a Cortina non ci sia soltanto un grande evento nell’organizzazione, ma ci sia anche una squadra nazionale competitiva. Abbiamo una grande squadra femminile, che sta dettando legge in Coppa del mondo; c’è qualche difficoltà in quella maschile, ma sono certo che alcuni uomini si faranno valere. Fisi ha lavorato forte, per portare qui gli atleti nelle migliori condizioni. Cortina è una cartolina, in questi giorni: è un valore aggiunto ai Mondiali». 
IL PRECEDENTE
Gli allestimenti del nuovo traguardo di Rumerlo e delle piste sono stati collaudati già due anni fa, con i campionati italiani assoluti. Lo scorso anno, a marzo, erano in calendario le Finali di Coppa del mondo, per un test definitivo, ma l’evento fu annullato per la pandemia Covid-19. Gli organizzatori allestirono comunque tutti i dettagli tecnici e logistici, dalle piste al traguardo, anche se poi le gare non si disputarono. C’è pertanto una buona conoscenza recente, che va a poggiare sulle solide basi di decenni di organizzazione di gare, dai Mondiali 1941 alla prima discesa libera internazionale del 1954, alle Olimpiadi 1956, alla Coppa del mondo, con saltuarie edizioni negli anni 60 e 70 sino allo storico recupero di due discese libere maschili nel 1990, per culminare con l’ininterrotta sequela di discese dal 1993 al 2019, oltre cento eventi complessivi. 
 

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