Olimpiadi Milano-Cortina 2026, il governo decide per il commissariamento: tutte le opere in mano ad Anas

La Fondazione Milano-Cortina ottimista sulla pista da bob, ma valuta un piano B

Martedì 30 Gennaio 2024 di Redazione web
Olimpiadi Milano-Cortina 2026

CORTINA - Il governo ha deciso di commissariare tutte le opere previste per le olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026. L'intera gestione dei cantieri per le infrastrutture sarà affidata ad Anas

La decisione arriva con decreto legge per assicurare ogni iniziativa utile e urgente finalizzata ad accelerare la realizzazione delle opere necessarie allo svolgimento degli eventi sportivi, diversificando i soggetti attuatori e assicurando al contempo l’attuazione degli interventi da parte di soggetti che possiedono il know how e le competenze tecniche specifiche per tale categoria di opere: per questo la scelta è ricaduta su Anas, ritenuto l'ente adatto per completare i lavori in tempi certi.

Anas subentrerà nei relativi rapporti giuridici attivi e passivi, nonché nei procedimenti amministrativi pendenti alla data di entrata in vigore del decreto.

L'amministratore delegato

L'amministratore delegato avrà funzione di commissario straordinario per la realizzazione degli interventi stradali e ferroviari. Subentra quale commissario straordinario per la realizzazione dell’intervento relativo alla SS 36 – Messa in sicurezza della tratta Giussano-Civate. Il Commissario straordinario potrà nominare fino a un massimo di due sub-commissari, scelti tra il personale di Anas. Al Commissario straordinario e agli eventuali sub-commissari nominati non spettano compensi, gettoni di presenza e indennità.

Gli eventuali rimborsi spese sono posti a carico del quadro economico dell’intervento di cui al primo periodo nel limite massimo di 50.000 euro annui. Per lo svolgimento delle funzioni commissariali potrà avvalersi delle strutture della medesima società, delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato e degli altri enti territoriali, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. 

La Fondazione Milano-Cortina: ottimista su pista da bob

 Il CdA della Fondazione Milano Cortina 2026, riunitosi oggi, 30 gennaio 2026, «ha espresso ottimismo sulla vicenda dello sliding centre di Cortina d'Ampezzo, in attesa che SIMICO (Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 SpA) sottoscriva il contratto con l'azienda appaltatrice». È quanto spiegato dalla stessa Fondazione al termine del CdA odierno. Affidare i lavori per lo sliding centre a Cortina «confermerebbe quindi il masterplan originario che individuava già la Regina delle Dolomiti come la sede» che però comporterebbe un extra budget «per la realizzazione di alcuni allestimenti». Inoltre, visti i pareri negativi pervenuti da CIO e dalle Federazioni Internazionali, il CdA ha dato mandato all'amministratore delegato Andrea Varnier «di proseguire il lavoro di negoziazione di un eventuale piano B che, anche in questo caso, richiederà un extra budget». L'eventuale decisione di affidare i lavori per lo sliding centre a Cortina «confermerebbe quindi il masterplan originario che individuava già la Regina delle Dolomiti come la sede, oltre che del curling e dello sci alpino femminile, anche degli sport di scivolamento», si legge nella nota. «Grazie al nuovo impianto verrebbe rafforzata la lunga tradizione cortinese in questi sport e si consoliderebbe il lavoro sulle future generazioni che continueranno, così come avvenuto fino ad oggi, a regalare al nostro Paese importanti medaglie e vittorie internazionali».

Come spiegato inoltre, l'eventuale decisione di SIMICO, alla luce del nuovo progetto più contenuto, «comporterebbe un extra budget per la realizzazione di alcuni allestimenti, ad oggi non previsti e necessari per lo svolgimento delle gare». Complici però i «pareri negativi pervenuti dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e dalle Federazioni Internazionali, preoccupati dalle strette tempistiche che l'opera impone, e in virtù anche della comunicazione di SIMICO dello scorso 03/01/2024 con cui si consigliava di mantenere aperte eventuali soluzioni alternative, ha deliberato di non interrompere il dialogo con gli altri impianti esistenti e funzionanti, dando mandato all'Ad di proseguire il lavoro di negoziazione di un eventuale piano B che, anche in questo caso, richiederà un extra budget», prosegue la nota. «Sia nel caso dell'extra budget necessario a completare in via temporanea le esigenze dell'impianto di Cortina, sia in quello relativo all'eventuale spostamento della venue di gara - prosegue la nota -, la Fondazione Milano Cortina 2026 avvierà un confronto con le istituzioni competenti. Il Comitato Organizzatore dei Giochi è in continuo contatto con il CIO e con le Federazioni Internazionali e ribadisce che i test di pre-omologazione non potranno per nessuna ragione avvenire oltre il mese di marzo 2025». «In chiusura, il CdA ha voluto espressamente ribadire la ferma volontà di cooperare, così come avvenuto fino ad oggi, con tutte le realtà che, a vario titolo, lavorano alla realizzazione dei Giochi. Solo attraverso un impegno sinergico, infatti, si potranno raggiungere gli obiettivi prefissati», conclude la nota. 

Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 11:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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