Visita in 5 strutture private senza abbassare il numero di assistiti, medico "patteggia" 36mila euro

Sabato 15 Aprile 2023 di Davide Piol
Un medico compila una ricetta

FELTREPer la Corte dei conti aveva creato un danno di oltre 90mila euro all’Ulss Dolomiti. Come? In qualità di medico di medicina generale a Feltre e dipendente dell’Ulss Dolomiti, lavorava in realtà per altre 5 strutture private, mantenendo però lo stesso massimale di pazienti assistibili.

Di conseguenza, percepiva un compenso maggiore di quello previsto per i professionisti nella sua situazione. 

L’INCHIESTA
A distanza di anni da quell’inchiesta, svolta dalla guardia di finanza, R.D.B., difeso dall’avvocato Luciano Perco, è riuscito a dimostrare di aver lavorato spesso a titolo gratuito per l’ospedale di Feltre. Perciò, tolte quelle ore, l’ex medico di medicina generale ha pagato il 40% del danno contestato (cioè 36.500 euro) e la vicenda si è chiusa con una stretta di mano. Queste le tappe giudiziarie che hanno scandito la vicenda. L’atto di citazione viene notificato dalla Procura regionale della Corte dei conti il 20 aprile 2022. La contestazione è di aver svolto “attività libero professionale in difformità rispetto alle dichiarazioni sostitutive rese all’Asl”. In questi documenti, infatti, il medico attesta di svolgere attività libero professionale per meno di 5 ore settimanali in uno studio a Godega di Sant’Urbano (Treviso). Eppure, come emerso dalle indagini delle fiamme gialle, R.D.B. avrebbe lavorato per altre cinque diverse strutture private dal 2013 al 2018, con una media di circa 9 ore a settimana.

IL TETTO
Superando, in questo modo, il limite consentito di attività libera professionale oltre al quale si applica una limitazione del massimale del numero di pazienti assistibili. Ciononostante, il medico avrebbe continuato a svolgere entrambi i lavori e quindi a percepire lo stesso compenso previsto per le quote pazienti, oltre che l’indennità per l’esercizio dell’attività in forma associativa. La tesi difensiva. R.D.B. ha basato la sua difesa spiegando di non aver recato nessun danno all’azienda sanitaria, lavorando più ore del consentito per altre strutture. Non ci sarebbero state, infatti, né interruzioni né diminuzioni del servizio di medico di medicina generale che avrebbe garantito o personalmente o tramite sostituti. Inoltre, ha raccontato di aver prestato attività a titolo gratuito a favore dell’ospedale di Feltre in numerose occasioni. 

L’ACCORDO
Il difensore ha quindi proposto la definizione del giudizio con il pagamento di 36.500 euro che corrisponde al 40% circa del danno contestato. E che tiene conto, appunto, delle migliaia di prestazioni gratuite rese all’Ulss Dolomiti in quegli anni. Il 15 settembre 2022, la Procura ha espresso parere favorevole riguardo alla definizione del giudizio con rito abbreviato. Così, con la deposizione del decreto nel mese successivo, è stata accolta l’istanza, fissando la somma da versare in 36.500 euro e assegnando un termine per il pagamento di 30 giorni che il medico ha rispettato. Nella camera di consiglio del febbraio scorso, l’avvocato Perco ha ripresentato la stessa istanza e il pubblico ministero non si è opposto. La Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Regione Veneto, ha quindi definito con rito abbreviato il giudizio di responsabilità amministrativa nei confronti del medico, dichiarandolo estinto.
 

Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 10:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci