I Ferragnez bellunesi: «Un milione di follower su TikTok perché siamo genuini»

Konny e Massi, classe '94 lui, di 4 anni più giovane lei. Il seguito sui social ha raggiunto una quota incredibile, numeri che stanno imparando a gestire

Sabato 1 Ottobre 2022 di Roberta De Salvador
I Mazzegaro
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BELLUNO - Hanno meno di 30 anni, le idee chiare sui valori che vogliono trasmettere alla loro piccola e prendono il milione di fan su TikTok come un gioco, senza aspettative. È forse questo il segreto del successo dei Mazzegaro? Konny e Massi, rispettivamente classe 1998 e 1994, vivono a Belluno e sono insieme dal 2017; dal 2020 sono genitori di una bimba, Evelyn.

Si sono conosciuti con un gioco online e ora stanno per sposarsi con rito civile a Belluno e una cerimonia in maggio dalle parti di Milano (lui è partito da Lesmo, Monza Brianza). Solo una favola? Non proprio. Abbiamo voluto incontrarli per capire come hanno costruito il loro progetto digitale.

Come avete cominciato a inserire contenuti online?
Konny: «Era aprile 2020 non avevamo nulla da fare. Ero rimasta incinta e non mi avevano rinnovato il contratto di lavoro. Avevo una bimba di un mese, eravamo in lockdown. Vivevamo in una casa in affitto in Alpago».
Massi: «È nato tutto come un gioco, i primi video e poi Instagram qualche mese dopo».

Da qui è cresciuta una comunità piuttosto nutrita, 105 mila su Meta e oltre un milione su TikTok.
Konny: «Il Tiktoker è Massi, a lui piace fare e poi editare i video».
Massi: «Tu sei più brava di me a parlare, a raccontare nelle storie. È vero, dopo lavoro (professione commesso, ndr) e dopo cena mi trovo spesso a montare video o rispondere a messaggi. A differenza di altri creator noi gestiamo direttamente tutto, senza agenti e senza una programmazione. Se oggi non arriva il video giusto da caricare su TikTok, pace».

Avete scelto, dopo una discussione, di mostrare vostra figlia Evelyn sui social. Con quale etica?
Konny: «Abbiamo dei paletti, non sveliamo alcuni dettagli della sua vita. Siamo pur sempre in una piccola città».
Massi: «Non le facciamo fare nulla, non sa di essere ripresa. Semplicemente facciamo dei video per noi e alcuni li condividiamo».

Come gestite le critiche?
Massi: «Dietro la tastiera la gente non ha filtri, poi ti fai uno scudo e non ci pensi. Quelli che criticano, paradossalmente sono poi i più attivi a seguirti».
Konny: «Le critiche che fanno più male sono quelle sulla genitorialità. A volte leggi qualcosa che ti tocca. Non è facile».
Massi: «Comunque arriva la comunità che ti crei. Nel nostro caso il 99 per cento dei commenti è educato e gentile. È un arricchimento da ambo i lati». Konny: «Molto spesso ci chiedono consigli, ce li scambiamo con altri genitori. Per esempio sulle tecniche per togliere il ciuccio».

Avete altri progetti?
Massi: «La nostra formula è: naturalità e genuinità. Non era programmato arrivare a queste cifre. Prendiamo quello che sarà. Una bella esperienza. Non vogliamo diventi psicologicamente pesante da gestire».
Konny: «A febbraio 2021 ho aperto la partita Iva. Puntiamo a collaborazioni, dobbiamo rinunciare ad alcune opportunità perché lontati da Milano».

L'influencer lavora insomma, non campa di rendita.
Konny: «Anzi. Ho sempre voluto la mia indipendenza e ho iniziato a lavorare studiando a 16 anni prima a Selva di Cadore, poi in Zoldo quando i miei si sono separati. Ho fatto tanti lavori manuali, niente è come questo dal punto di vista mentale. Richiede creatività, idee nuove, pubblicare ogni giorno. In più email, contratti, fatture».

Come vedete Belluno nel vostro futuro?
Konny: «Crescere qui una bambina è bello. Ogni tanto, quando piove, è una città un po' noiosa. Mancano le attività da fare, è un po' lasciato all'iniziativa del singolo. Basterebbe anche una ludoteca, un posto dove poter fare festa e i bambini avessero a disposizione dei gonfiabili al coperto per incontrarsi. In appartamento anche festeggiare un compleanno diventa complesso. Qualche giorno fa ho letto della chiusura del palaghiaccio di Alleghe, io sono stata una pattinatrice e ho lavorato all'ufficio turistico. Ho un grande dispiacere, anche nel vedere che i giovani da qui scappano dalla nostra provincia. Se altre opportunità più avanti si apriranno, prenderemo le nostre decisioni».

La politica potrebbe agire?
Konny: «Anche i singoli. Basta poco, una casetta per il gioco dei bambini in un bar o al ristorante, sono le piccole accortezze che fanno la differenza per le famiglie, che spesso sono un po' dimenticate. Ah, e anche i family hotel nella nostra provincia mancano, si fatica a trovarli».

Ora il matrimonio: siete i Ferragnez bellunesi?
Massi (ridendo): «Faremo solo una cosa semplice in Comune. La festa è rimandata a primavera».
Konny: «Ne parlavamo da tempo, volevamo chiudere un cerchio, come coppia era l'unica cosa che mancava. Lo facciamo per celebrare il nostro amore. Questo conta, niente altro».

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