Giù in picchiata tra le pietre del Peralba con la mountain bike: la sfida di Marco Sponga

Venerdì 28 Settembre 2018 di Marco d'Incà
Marco Sponga
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LIMANA - Una discesa impossibile. Per tutti? Non per Marco Sponga. Il 48enne di Limana, infatti, ha affrontato la discesa in mountain bike del Peralba: con i suoi 2694 metri, è la montagna più alta della conca sappadina. E una delle zone più belle e caratteristiche e coinvolge la lunga cresta che, per oltre mille metri, scende verso la Val Visdende.

PER ESPERTI
Tanto per intenderci, è un percorso consigliato solo a escursionisti esperti: pensare di affrontarlo in picchiata e con la mountain bike, da quel versante, mette i brividi. «Stiamo parlando di una montagna straordinaria - spiega il limanese - mi ha sempre affascinato in maniera particolare. Dalla cima, si scorge la Nord-Ovest, che sprofonda nel Rio Oregone: è un tracciato aereo e davvero spettacolare. Affrontarlo su due ruote rappresenta un'emozione incredibile». È mezzogiorno quando inizia la discesa, sotto uno splendido e caldo sole: «Percorro i primi 50 metri a piedi, lungo un tratto piuttosto ripido e sporco di detriti. Poi, più sotto, dove il terreno è più agevole, salgo in sella. Lo spigolo ovest è impressionante: sembra non finire mai. Dalla media pendenza si passa in breve a zone molto aeree e ripide, alcune in esposizione». 

IL VUOTO
Perfino i tratti a piedi risultano sempre insidiosi: «Percepisco a pelle l'imponenza di questa montagna e capisco di essere al limite delle mie capacità, ma cerco di stare tranquillo e continuare la mia azione sulla cresta ovest. Qui non puoi sbagliare nulla: né in bici, né a piedi». Muoversi con la mountain bike, a maggior ragione, richiede la massima concentrazione: «Forse un'ora o poco più e raggiungo la zona ripidissima dei mughi (i baranceti), poco prima dell'uscita verso il rifugio Sorgenti del Piave. Solo allora cala un pochino la tensione. E mi gusto le emozioni di questa avventura: qualcosa di fantastico». Sponga non è nuovo a discese di questo genere: discese che entrano nell'ambito della mountain bike estrema. Tanto che la sua compagna lo definisce senza mezzi termini come «un ragazzino fuori dagli schemi. Le sue imprese prevedono dei margini di rischio e non sempre seguirlo è facile». Il biker limanese fa parte del Crazy Sport Team: «Marco è una persona molto preparata - spiegano dal gruppo - esperta e prudente. Iscritto alla Scuola nazionale maestri di mtb (Ami), affronta ogni discesa in maniera pulita, in completa autonomia e nel pieno rispetto per la montagna». Dopo questa avventura, Sponga si gode ora il meritato riposo. Ma la mente è già orientata alla prossima impresa.
Ultimo aggiornamento: 29 Settembre, 09:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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