Lupi inseguiti con il Suv, scatta la "caccia" all'allevatore

Sabato 9 Gennaio 2021 di Federica Fant
Un fotogramma tratto dal video dell'inseguimento del branco di lupi da parte di un allevatore
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AURONZO DI CADORE - Dopo l’esposto ora l’indagine a carico dell’uomo, un allevatore della zona, che pochi giorni fa, mentre percorreva la strada che scende dal Passo Tre Croci, in località Cimabanche, si è imbattuto in un branco di 4 lupi inseguendoli con l’auto ad alta velocità, dicendo «ora li scanno».

I poveri animali, bloccati sulla carreggiata dagli alti muri di neve che costeggiavano la strada, sono stati costretti a correre a più non posso per quasi due chilometri per sfuggire al suv. Una scena ripresa con un telefonino e finita sul web dove ha scatenato un’indignazione generale e la reazione immediata dell’associazione Animalisti 100% che hanno subito sporto denuncia.

Video


Già ieri, a carico dell’automobilista è arrivato un esposto e ora i Carabinieri forestali, in collaborazione con la Polizia provinciale, stanno eseguendo le indagini per arrivare all’identificazione del soggetto. Le ipotesi di reato sono quelle di maltrattamenti ad animali, ma si preannuncia anche una sanzione amministrativa legata al disturbo di fauna selvatica, come previsto dalla legge sulla caccia.


«UCCISE LE MIE MUCCHE»
Il video incriminato dura tre minuti e sette secondi. Comincia con l’identificazione del luogo: «Passo Tre Croci verso Auronzo sotto Valbona». Dal cruscotto dell’auto un secondo soggetto filma la strada, ai lati oltre un metro di neve e davanti quattro esemplari di lupi. «Eccoci qua, beccati in pieno, eccoli qua – afferma con sarcasmo la voce presumibilmente di chi è al volante -. E siamo a 50 all’ora (e l’auto continua a seguire gli animali, che stanno correndo a più non posso, ndr) -. Adesso due sono andati fuori dalla strada, ne mancano altri due. Questo è un video che prova che ci sono i lupi in valle. Questo era un branchetto di quattro, queste ultime due sono femmine sicuramente. 45 chili, sono grandine, un po’ più grandi di un lupo cecoslovacco, un palazzo. Eccole qua, sapevo che c’erano che mi hanno mangiato le mucche in malga, però bisognava fare silenzio perché ci sono delle persone che preferiscono tacitare la cosa. Adesso li scanno, voglio vedere. Impressionante - conclude l’uomo -, non cedono di mezza virgola». Alla fine i quattro lupi riescono a fuggire.


LE IPOTESI DI REATO
Interpellati il consigliere delegato alla Caccia e Pesca e il comandante della provinciale, Oscar Da Rold parlando di una segnalazione di un’associazione ambientalista. I reati ipotizzati si riferiscono al 544 ter del codice penale: «Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro». C’è poi un ragionamento da fare sul disturbo alla fauna selvatica, previsto dalla legge sulla caccia. Ma si tratterebbe di una sanzione amministrativa. 
APPELLO AI CITTADINI
L’appello della provinciale e di Franco De Bon è non disturbare la fauna selvatica in inverno, tanto più quando c’è tanta neve. «La difficoltà di muoversi agevolmente, a causa delle grandi nevicate, costringono gli animali selvatici e i predatori a muoversi per sentieri e strade battute, ma questo non è affatto un indice di confidenza con l’uomo», ricorda Christian Losso della provinciale. Palazzo Piloni ha diffuso un vademecum di comportamento con gli ungulati: custodire rigorosamente tutti i cani, che possono creare stress ai selvatici, non fare escursioni fuori dai sentieri e dalle piste già frequentate, a maggior ragione con mezzi motorizzati; non alimentare gli ungulati che si dovessero avvicinare alle abitazioni, attirandoli con i cibi più svariati (pane secco, avanzi di cucina o altro). Questo, oltre a creare squilibri metabolici spesso fatali, può indurre dipendenza e rallentare il ritorno degli animali “in natura”.
 

Ultimo aggiornamento: 10 Gennaio, 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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