Borgo Valbelluna. Branco di cinque lupi entra nel recinto e uccide due asini: «Terribile vederli ridotti così»

Giovedì 21 Settembre 2023 di Eleonora Scarton
Un lupo nel bosco: quelli che hanno ucciso due asini a Campedei erano cinque

BORGO VALBELLUNA (BELLUNO) - Un branco di cinque lupi ha attaccato e ucciso due asini in località Campedei di Borgo Valbelluna, la frazione che si trova poco prima del passo San Boldo: «Facciamo il possibile per difendere i nostri animali, ma davvero diventa difficile di fronte a questi attacchi. Sono un’amante degli animali, e comprendo l’istinto del lupo, ma gli “animalisti da tastiera” e tutti coloro che giudicano senza sapere dovrebbero riflettere sulla situazione», commenta sconsolata Elena Soravia, proprietaria di uno dei due asini predati. 

L'attacco

Era circa mezzanotte venerdì scorso quando quattro lupi sono entrati nel recinto ed hanno ucciso uno dei due asini all’interno. «La mia vicina – racconta Elena Soravia – ha sentito gli animali che ragliavano. È quindi scesa per cercare di capire cosa stesse accadendo ed ha visto quattro lupi all’interno del recinto ed uno fermo all’esterno. Ha cercato di spaventarli per far sì che si allontanassero, anche se ormai il danno era fatto, ma loro l’hanno semplicemente guardata e poi se ne sono andati». Il sabato mattina, quando la stessa Elena si alza e va a vedere come stanno i suoi sei asini, scopre che anche uno dei suoi è stato ucciso. «Tutte le sere – racconta -, chiudo cinque dei sei asini che tengo per passione nella stalla. Uno, purtroppo, non ne vuole sapere di entrare. Ho provato in tutte le maniere ad attirarlo all’interno, ma, a volte funziona e a volte no». 
E quindi, saltuariamente, l’asino rimane all’esterno, sempre nel recinto che Elena ha realizzato per mettere in sicurezza i suoi amati animali. Ma venerdì notte non è bastato.

Il branco è tornato anche sabato sera, senza trovare prede, ed anche la notte scorsa, sia nelle pertinenze delle abitazioni delle due donne sia in un allevamento vicino. 

I precedenti

«Già in maggio - ricorda Elena Soravia - i lupi avevano attaccato i miei asini ma ci furono “solo” due animali feriti, mi ero accorta del loro ragliare strano e sono scesa in giardino mettendo in fuga i grandi predatori – racconta ancora Elena -. Ho dovuto quotidianamente, per tre mesi, curarli, sostenendo spese non indifferenti, ma l’ho fatto per il grande amore e per la grande passione che ho per questi animali». Proprio da quell’episodio la vita di Elena è cambiata. Tutte le sere chiude tutti gli animali (tranne uno) in stalla ed al mattino va ad aprire; un impegno non indifferente. Quella che era una passione, ossia l’avere questi asini felici nel prato, si è trasformata con l’arrivo del lupo in un vero e proprio impegno. Quasi un secondo lavoro

La riflessione

«Non sono una sprovveduta – sottolinea Elena -. Ho realizzato il recinto e chiudo gli animali in stalla. Quando sono andata in vacanza ho pagato una ragazza del luogo affinchè tutte le sere lo facesse al posto mio, eppure mi sono trovata l’asino morto. Io amo tutti gli animali, e comprendo l’indole del lupo. Voglio però far riflettere coloro che difendono a spada tratta il grande predatore che le cose non sono facili come credono. Chi ha animali per passione, e quindi non per lavoro, fa il possibile per metterli in sicurezza, eppure ciò non basta. E non è facile vedere questi animali, con cui hai un legame affettivo, ridotti in quel modo».

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