Incendio in casa, famiglia in ospedale. Il nonno: «Potevano essere morti ma mio figlio era sveglio»

Martedì 21 Dicembre 2021 di Davide Piol
Incendio in una casa a Limana

LIMANA - Stava lavorando nel suo studio quando, alle 5 del mattino, ha sentito odore di bruciato e poi ha visto il fumo espandersi nelle stanze della casa. Se non fosse stato sveglio, probabilmente, nessuno della sua famiglia si sarebbe salvato per un incendio partito nello scantinato a causa (pare) di un guasto elettrico.

Mentre lui lavorava, infatti, la moglie di 30 anni e le due figlie, di 9 e 7 anni, dormivano nelle stanze accanto ignare di quanto stava accadendo. Per fortuna, l'incidente di ieri mattina a Limana non ha causato feriti o ustionati ma le quattro persone coinvolte sono state trasportate all'ospedale di Belluno per accertamenti e sono state dimesse nel primo pomeriggio.


«HANNO RISCHIATO LA VITA»

La chiamata ai vigili del fuoco è arrivata poco dopo le 5 del mattino, quando la famiglia era già salva all'esterno dell'abitazione. Si tratta di una casa nelle campagne di Limana che viene utilizzata anche come bed&breakfast ma che, in questi giorni, ospitava soltanto i proprietari. Un luogo idilliaco, affacciato sulle Dolomiti Bellunesi, che ieri mattina si è trasformato in un incubo. «Potevano essere morti ha raccontato il nonno che vive a Trichiana ma mio figlio era sveglio: è stata la fortuna nella sfortuna». L'uomo è un architetto bellunese e stava lavorando a un progetto che scadrà proprio in questi giorni. Per questo motivo era ancora sveglio quando il fumo ha cominciato a salire dallo scantinato e invadere gli ambienti. «Incredibile il monossido che si è sprigionato dalla cantina ha continuato il nonno In quella casa non c'è metano, è tutto elettrico, quindi ci sarà stato un guasto. Mio figlio era sveglio e se ne è accorto».


CORSA AL PRONTO SOCCORSO

Dopo aver svegliato la moglie e le due bambine, le ha accompagnate fuori e insieme hanno atteso l'arrivo dei soccorsi. Insieme all'ambulanza del Suem 118, che ha trasportato la famiglia al Pronto Soccorso per paura che avessero inalato del fumo, hanno raggiunto la villa i vigili del fuoco da Belluno con un'autopompa, un'autobotte, il carro aria e nove operatori. «Il proprietario dell'abitazione ha spiegato il capo-squadra Mirko Zago ci ha chiamato alle 5.30 per un incendio nello scantinato. Quando siamo arrivati era già fuori con la famiglia, mentre l'interno era invaso dal fumo». I vigli del fuoco sono entrati nello scantinato con l'attrezzatura e le maschere specifiche e hanno spento l'incendio, ma il vero problema è stato il fumo che ha interessato l'intera abitazione. Le fiamme hanno danneggiato anche alcuni elettrodomestici e un accumulatore fotovoltaico. «La causa dell'incendio ha specificato ieri mattina Zago è al vaglio dei vigili del fuoco. Stiamo facendo le nostre valutazioni e ora procederemo con lo smassamento La famiglia invece è stata portata in ospedale: è giusto fare dei controlli, in via precauzionale, perché sicuramente hanno respirato un po' di fumo».


CASA NON AGIBILE

Nel pomeriggio i vigili del fuoco hanno aggiunto che «le cause delle fiamme sono di probabile natura elettrica» e che sono in corso ulteriori accertamenti. Spento l'incendio, è stata messa in sicurezza l'area puntellando il solaio dove c'è il pavimento della cucina. La struttura però rimane inagibile. La buona notizia è che la famiglia di Limana è stata dimessa dall'ospedale nel primo pomeriggio di ieri. La persona che ha inalato più fumo di tutti è stato l'architetto ma le condizioni rimangono buone e hanno permesso a tutti e quattro di lasciare il Pronto Soccorso. Non potendo tornare a casa, tuttavia, sono stati ospitati dal nonno a Trichiana. Un altro disagio ma per fortuna sono tutti vivi.

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