Dopo nove mesi il lago di Alleghe sta tornando a splendere

Domenica 4 Agosto 2019 di Raffaella Gabrieli
Dopo nove mesi il lago di Alleghe sta tornando a splendere
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ALLEGHE (BELLUNO) - Vaia, nove mesi dopo: lago di Alleghe risanato. Almeno in parte, nella zona della foce del torrente Cordevole. Nelle ultime tre settimane, infatti, sono stati asportati 15mila metri cubi tra terra, fango e ghiaia trasportati dalla furia dell'acqua e del vento dello scorso ottobre. L'intervento rientra in un progetto più ampio che prevede una seconda fase, fissata a settembre, durante la quale il volume di materiale che verrà tolto dall'acqua ammonterà a ben 200mila metri cubi. In totale, quindi, 8 milioni di euro di investimento per riportare il bacino alpino agli antichi splendori.
 
IL PROGETTO
«Quello appena terminato - spiega l'ingegner Felice Gaiardo, tra i professionisti che stanno seguendo l'ardua partita - è un primo intervento emergenziale che fa parte del più ampio progetto denominato Pulizia e messa in sicurezza del lago di Alleghe, da 8 milioni di euro, commissionato dal soggetto attuatore Veneto Acque spa. In questa fase iniziale, dal costo di 200mila euro, ci si è concentrati sulla foce del torrente Cordevole da cui sono stati estratti 15mila metri cubi di terra, sabbia, ghiaia, sassi e altro materiale di risulta giunto a valle dopo l'alluvione. Quanto asportato verrà poi stoccato in zona, in specifiche aree individuate dal progetto generale».
IL DECORO
Un intervento di pulizia durato quasi un mese (che segue la fase iniziale realizzata dai volontari della Protezione civile che hanno tolto prevalentemente ramaglie e plastiche), che è servito a dare un po' di decoro all'area e già a occhio nudo si vede come sia migliorata, e in un periodo di grande afflusso turistico, questo aspetto ha anche la sua rilevanza.
SECONDA FASE
«La seconda fase è quella più consistente - prosegue Gaiardo - e prevede la movimentazione di circa 200mila metri cubi di materiale, presente in parte nel lago (il cui livello sarà abbassato sino a due metri) e in parte nell'alveo del Cordevole tra Alleghe e Caprile. Il via ai lavori sarà dato a settembre mentre la conclusione è prevista per giugno 2021. Un tempo non limitato, ce ne rendiamo conto, ma conseguente a due situazioni con cui dobbiamo fare i conti. Innanzitutto le piene del torrente: in primavera dopo il disgelo e in autunno con le grandi piogge. Inevitabile, in questi due periodi, dover modulare l'intervento sulla base degli eventi meteo. Al contempo stiamo parlando di una bonifica enorme: se si tiene conto che un camion riesce a trasportare circa 15 metri cubi di materiale, si comprende come sulle strade dovranno venir effettuati circa 20-30mila passaggi. Un intasamento di mezzi pesanti che, comprensibilmente, non possiamo far gravare sui periodi di più alta affluenza turistica».
LA TASK FORCEIn campo ci sono il capofila RStudio dell'ingegner Felice Gaiardo e dell'architetto Francesco Riva, lo Studio API dell'ingegner Gaspare Andreella e lo Studio del geologo Tiziano Padovan. La realizzazione dei lavori è invece a capo della Dolomiti Strade srl. «Se l'estetica è importante - conclude l'ingegner Gaiardo - l'obiettivo principale è senza ombra di dubbio la sicurezza idraulica del torrente Cordevole che significa, di riflesso, la sicurezza del lago e dell'intero abitato».
Raffaella Gabrieli
Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 12:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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