Istituto Carenzoni, la presidente De Bortoli: «Pronti alle sfide del futuro»

Martedì 6 Aprile 2021 di Eleonora Scarton
Istituto Carenzoni, la presidente De Bortoli: «Pronti alle sfide del futuro»

Tra pandemia e nuove sfide, l’istituto Carenzoni Monego di Feltre è finalmente del tutto operativo. La presidente Maria Teresa De Bortoli e l’intero consiglio direttivo stanno lavorando per far uscire l’istituzione che si occupa dei più fragili da questa pandemia che ha inevitabilmente inciso anche in questa realtà, ma con l’obiettivo di “riformare” l’ente perchè risponda sempre più alle nuove esigenze delle comunità di tutto il territorio feltrino. 
IL BILANCIO
Eletta dopo più di un anno senza consiglio di amministrazione, Maria Teresa De Bortoli ha assunto la carica di presidente del Carenzoni nella primavera scorsa. «Ho assunto le redini dell’istituto nel pieno della pandemia e su questo ho dovuto concentrare l’attività -commenta la presidente- A causa delle restrizioni legate al lockdown non è stato possibile ospitare più di tante persone e, quelle che c’erano, avevano anche nuove necessità. Mi riferisco a chi aveva in corso progetti di inserimento lavorativo, che sono stati bloccati. Ma anche il semplice fatto di avere queste persone chiuse dentro la struttura, in quanto non potevano avere contatti con l’esterno, non è stato facile ed è stato necessario riprogrammare la quotidianità». 
IL SOSTEGNO
Anche i beni di prima necessità scarseggiavano. «Per fortuna – aggiunge la De Bortoli -, in questo momento di grossa emergenza è stato assegnato un aumento di generi alimentari da parte della Caritas: queste persone, a cui sono venuti meno i progetti di inserimento lavorativo e non avendo ammortizzatori sociali, non avevano i soldi per comprare i beni di prima necessità. Una difficoltà che persiste tutt’ora». Oltre all’aspetto pratico, da tenere in considerazione anche quello psicologico. «È stato necessario assicurare anche un supporto psicologico a queste persone perché non è facile, in età ancora lavorativa e nel pieno delle forze, accettare un supporto esterno per vivere». 
LE STRUTTURE 
La pandemia ha costretto molte realtà che occupano spazi e strutture dell’istituto Carenzoni a chiudere. «Il centro diurno Portaperta, che si occupa di ragazzi diversamente abili, è rimasto chiuso diversi mesi. Attualmente è aperto e questa è una bella notizia perché vuol dire garantire un aiuto e un supporto a queste famiglie -sottolinea la De Bortoli- è stato inoltre deciso di dimezzare tutti gli affitti perché le locazioni hanno dovuto rimanere chiuse, dall’asilo nido al ristorante Pavone alle società sportive che usufruiscono di spazi del Carenzoni». Un dimezzamento doveroso, ma che chiaramente implica minori entrare economiche per l’istituto. 
IL FUTURO 
«Guardo al 2021 con positività – annuncia la presidente -. Attraverso la nomina del revisore dei conti, visto che solo recentemente è stato possibile avvalersi di Alfio Dalla Gasperina, si sta ripartendo con una situazione contabile di maggior sicurezza e garanzia. Questo è il primo passo per riavviare l’attività amministrativa dell’ente. Spero che con la fine della primavera si riescano ad avere colloqui con la Regione e altri enti per concordare un progetto di rilancio dell’istituto. Per il momento si procede a piccoli passi per uscire almeno dalla pandemia».
L’IMPEGNO
Sfide in vista dunque per l’ente: «Il Carenzoni ha una valenza sociale fondamentale per Feltre, ma anche per tutto il feltrino -conclude la presidente- Ha sempre dato risposte e continua a darle al territorio, ma c’è la necessità di una progettualità nuova che accolga le nuove esigenze.

Su questo verrà impostato il lavoro dei prossimi mesi».

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