Udine. Falsi diplomi per scalare la graduatoria del personale Ata nelle scuole: 39 nei guai e danno erariale da 2 milioni di euro

Venerdì 15 Dicembre 2023
Udine. Falsi diplomi per scalare la graduatoria del personale Ata nelle scuole: 39 nei guai e danno erariale da 2 milioni di euro

UDINE - Le scuole hanno assunto personale sulla base dei punteggi attribuiti a titoli di studio e di servizio che, dai successivi accertamenti della Guardia di Finanza, si è riscontrato che non attestavano dati reali. Sono 39 le persone segnalate alla Procura della Repubblica ritenute responsabili di aver falsamente attestato il possesso di titoli culturali, professionali o di servizio al fine di ottenere l’assunzione con contratti a tempo determinato presso numerose scuole, dal 2018 al 2022, quali addetti amministrativi, tecnici e ausiliari (A.T.A.). Le indebite assunzioni hanno cagionato un danno erariale di 2 milioni di euro.

Graduatorie del personale A.T.A. falsificate

Le indagini hanno dimostrato che numerosi istituti scolastici hanno assunto le persone denunciate sulla base della loro posizione nella graduatoria correlata agli ultimi bandi per personale A.T.A. La graduatoria, formata attraverso i punteggi attribuiti ai titoli di studio e di servizio, mirava a essere espressione delle qualità intellettuali e delle competenze professionali degli aspiranti. Ai primi posti della graduatoria, infatti, si sono sempre posizionati i candidati che attestavano di aver conseguito diplomi di qualifica professionale con votazione di 100 centesimi, oltre al possesso di esperienze lavorative.

Diplomi comprati in Campania

Per alcuni di questi, è emerso che il diploma era stato conseguito presso istituti scolastici fuori regione con il massimo dei voti, mentre i titoli di servizio erano stati maturati lavorando in improbabili scuole paritarie. La presenza di tali anomalie ha indotto i finanzieri della Compagnia di Cividale del Friuli a svolgere, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale e provinciale, approfondimenti sulla “carriera” scolastica di diversi lavoratori, accertando gravi irregolarità. Per 15 delle persone assunte, i diplomi falsi risultavano essere riconducibili a quattro istituti scolastici campani, che rilasciavano all’occorrenza e a richiesta pergamene o certificati di diplomi illegittimi o mai realmente conseguiti.

E ancora, il numero progressivo identificativo di 3 diplomi rilasciati da un istituto paritario della provincia di Salerno è risultato essere fittizio perché già associato ai diplomi di altrettanti diversi studenti. In più, una persona è stata assunta a tempo determinato sulla base di un diploma di licenza media mai conseguito.

Le esperienze lavorative? Non erano vere

Sono 30 i dipendenti A.T.A. che hanno dichiarato il possesso di titoli di servizio falsi, attestando di aver lavorato presso alcuni istituti scolastici paritari. Le indagini hanno dimostrato l’inesistenza di tali esperienze professionali, per le quali non era stato corrisposto alcun stipendio, né versato alcun contributo. In alcuni casi, gli istituti scolastici paritari avevano comunicato l’avvio del rapporto di lavoro ex post, a ridosso del termine per presentare la domanda di inserimento nelle graduatorie.

Così sono riusciti a salire in graduatoria

I titoli falsamente conseguiti con il massimo dei voti e gli inesistenti attestati di servizio hanno reso possibile a numerosi candidati di sopravanzare illecitamente nella graduatoria generale. Dai successivi accertamenti è emerso che, senza i punteggi legati ai falsi diplomi e ai titoli di servizio, la quasi totalità dei candidati oggetto di indagine non avrebbe mai ottenuto i contratti di lavoro assegnati.

I denunciati

L’attività si è conclusa con la denuncia alla Procura della Repubblica di Udine di 39 persone per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale e dal privato in atto pubblico, con pene che prevedono la reclusione fino a 6 anni.

Inoltre, sono state inviate segnalazioni alla Corte dei Conti di Trieste per un danno erariale di circa 2 milioni di euro. In molti casi, i dirigenti scolastici hanno già disposto, nei confronti dei loro dipendenti privi di titoli, la risoluzione del rapporto di lavoro.

Il ministro

«Avanti così, sì alla legalità, no ai diplomifici. L'operazione della Guardia di finanza va nella stessa direzione delle misure che stiamo adottando come ministero per evitare il formarsi di sacche di illegalità nella scuola. Intanto, sulla specifica vicenda, abbiamo dato indicazioni perché siano intensificati i controlli da parte dei dirigenti scolastici sui titoli indicati dal personale ai fini della formazione delle graduatorie. Nella scuola non può esservi illegalità». Lo ha detto su il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara, commentando l'operazione della Guardia di Finanza del Friuli Venezia Giulia.

Ultimo aggiornamento: 13:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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