Il prefetto ai sindaci: «Basta un vigile per un incidente». L’invito ai Comuni per sgravare polizia e carabinieri

Mariano Savastano: "Ognuno deve fare la sua parte anche se c'è un solo agente". Ma la polizia locale non ci sta

Giovedì 4 Gennaio 2024 di Olivia Bonetti
Polizia locale

BELLUNO - Non ci sta la polizia locale e respinge al mittente la chiamata sulle strade nei giorni di festa lanciata dal prefetto, Mariano Savastano. «Ognuno deve fare la sua parte e dare anche un piccolo contributo - ha detto in un’intervista a Telebelluno il prefetto -.

Io so che molti comuni hanno un solo vigile urbano: avere un unico vigile urbano non esenta dal dare il proprio contributo. Se la priorità è l’incidentistica stradale noi vogliamo che nelle giornate di festa anche quel vigile urbano sia schierato sul campo, in una logica di coordinamento». Ieri la reazione del sindacato dei vigili, con una nota del Sulpl del Veneto ovvero il Sindacato unitario lavoratori di polizia locale: «Se lo Stato vuole che le Polizie Locali siano impiegate nei servizi di polizia stradale non più solo in concorso, modifichi le leggi e metta i finanziamenti necessari».

LA QUESTIONE
Tutto inizia da un recente tavolo del comitato poperativo per la viabilità a Palazzo dei Rettori in cui si è parlato della possibilità di “alleggerire” il carico di lavoro su carabinieri e polizia stradale consentendo di effettuare controlli sulla rete della viabilità. Una necessità che si fa sentire in particolare nelle giornate di maggiore traffico. Ricordiamo che dopo il ponte dell’Immacolata, quel giorno nero del 10 dicembre scorso, ci fu una vera «apocalisse» così la definirono gli automobilisti sulle strade con code infinite. In servizio? La pattuglia della polizia stradale arrivata da Feltre: un unica pattuglia, sostituita in serata da quella di Valle. Un nodo da risolvere che la Prefettura, a cui la prefettura ha deciso di far fronte coinvolgendo i vigili per gli incidenti. «Abbiamo numerosi incidenti stradali - ha ricordato il prefetto Savastano a Telebelluno -, dovrebbero essere rilevati dai corpi di polizia municipale. Spesso per numeri esigui, per impossibilità, vengono chiamate le pattuglie dei carabinieri o le volanti della polizia. Fanno il proprio servizio ma in questo modo vengono sottratti al controllo del territorio». Questo nelle giornate a maggiore intensità di traffico. «Abbiamo raccolto le polizie locali intorno al tavolo e abbiamo chiesto a loro uno sforzo maggiore, come lo abbiamo chiesto a noi stessi», ha detto il prefetto.

LA PROTESTA
Ma la polizia locale non ci sta a dover tamponare le carenze di forze dell’ordine. «Con grande amarezza e delusione - afferma Simone Maniero del Sulpl - apprendiamo le parole del prefetto di Belluno secondo il quale, non solo le polizie locali devono accollarsi i rilievi di tutti gli incidenti stradali, per lasciare libere le forze di polizia dello Stato, ma anche l’unico “vigile urbano” in servizio nel piccolo comune dovrebbe adoperarsi per rilevare gli incidenti stradali nel suo territorio, anche nei giorni di festa ed anche se da solo». «La Polizia Locale “dovrebbe” rilevare tutti gli incidenti stradali - prosegue la nota - ma a noi risulta che le leggi dello Stato stabiliscano ben altro». E si ricorda la gerarchia che stabilisce il compito in via principale alla Polizia di Stato e poi, a scendere, a tutte le altre polizie. Poi i numeri evidenziano il primato delle polizie locali. «Più del 65% dei sinistri stradali che avvengono sul territorio nazionale, infatti, viene gestito e rilevato proprio dalle Polizie Locali, poco più del 20% dai Carabinieri e meno del 15% del totale dalla Polizia di Stato (Asaps)». «Ben venga la collaborazione - conclude il sindacato -, ma pretendere che l’unico operatore di Polizia Locale rilevi gli incidenti che avvengono nel suo territorio da solo, 365 giorni l’anno e magari a 67 anni di età, significa sacrificare qualcuno affinché faccia quello che gli altri non vogliono fare»
 

Ultimo aggiornamento: 16:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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