In centomila per il Giro d'Italia a Belluno e ci sarà anche Rocca Pietore

Venerdì 13 Maggio 2022 di Davide Piol
Il giro d'Italia nel Bellunese lo scorso anno

ROCCA PIETORE - Nell'ultimo Giro d'Italia, tra comunicati dell'ultimo secondo e polemiche, il Comune di Rocca Pietore era stato escluso dalla competizione a causa della neve. «Abbiamo fatto credito, speriamo si ricordino di noi» aveva commentato il sindaco.

Quest'anno la situazione è diversa. Il tappone dolomitico 2022 finirà proprio in Marmolada ma, e qui sta il paradosso, c'è qualche difficoltà coi preparativi. Andrea De Bernardin rassicura che «la gara si farà, ci stanno aiutando e ce la faremo» ma aggiunge anche che «non sarà facile». Si prevedono infatti quasi 100mila persone e il territorio dovrà farsi trovare pronto. «Premetto una cosa specifica il primo cittadino di Rocca Pietore il Giro d'Italia è un'opportunità per il territorio, soprattutto per quella parte che è stata travolta dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018 e poi dal covid e che quindi ha bisogno di ripartire. È un grande onore ma anche un onere».

LA STRUTTURA
Finite le premesse, la tesi: «Purtroppo continua De Bernardin la struttura comunale di Rocca è sottodimensionata per vari motivi, non poco ma tanto, tra cantieri da seguire, opere pubbliche in corso, ecc». Di conseguenza: «La gestione del Giro d'Italia ci crea qualche problema». Ieri pomeriggio il primo cittadino ha avuto una lunga telefonata con le forze dell'ordine e mercoledì prossimo ci sarà una riunione operativa in merito a viabilità, parcheggi, chiusure, soprattutto in vista dell'enorme afflusso di gente previsto. «L'arrivo di tappa aggiunge De Bernardin ha sempre visto grandi numeri. Quest'anno sarà in Marmolada, dietro c'è Canazei, insomma ci sono tanti motivi turistici che ci rendono conosciuti e che invoglieranno le persone a venire qui. Ce ne aspettiamo davvero tante, sull'ordine delle 100mila».
ORGANICO
Le difficoltà di Rocca Pietore sono quelle che vivono tutte le amministrazioni (pensionamenti, malattie, figure scoperte), ma sono accentuate dalla posizione e dalle dimensioni del Comune e in generale dal vivere in montagna. «Gestire la straordinarietà nell'ordinario è difficile conclude il sindaco dovremmo essere molti di più. Però ce la faremo. Rocca sarà super attenzionata, è il punto in cui manderanno più forze dell'ordine in assoluto». Il conto alla rovescia è già partito: mancano due settimane. Belluno tornerà protagonista del Giro d'Italia. La tappa numero 20, la penultima, quella decisiva con le salite dei Passi San Pellegrino, Pordoi e Fedaia, partirà proprio dal capoluogo e si concluderà dopo 167 chilometri ai piedi della Marmolada. Un tappone dolomitico unico, con pendenze del 18%, che cercherà un riscatto dopo la grande delusione dell'ultima edizione in cui, a pochi minuti dalla gara, erano stati tagliati fuori due Passi causa maltempo.

L'APPUNTAMENTO
Sarà la tappa decisiva. La più faticosa ma anche la più avvincente con panorami mozzafiato (tempo permettendo). I 167 chilometri del tappone dolomitico cominciano dal capoluogo. Partenza da Belluno con una piccola deviazione lungo la valle del Piave tra Sedico, Santa Giustina e la Certosa di Vedana. Si entra quindi nella valle del Cordevole e comincia la salita di Agordo e Cencenighe. È solo l'antipasto, poi arriva il piatto forte: un trittico di salite con il Passo San Pellegrino (pendenze oltre il 15% dopo Falcade) seguito dal Passo Pordoi (Cima Coppi 2022) e infine dal Passo Fedaia con il famoso rettilineo di Malga Ciapela (pendenze sopra il 10% e alcune del 18%). Rimarranno fuori dalla corsa rosa i Serrai di Sottoguda perché la strada risulta ancora danneggiata dalla tempesta Vaia di fine ottobre 2018. Il finale ai piedi della regina delle Dolomiti è unico: dopo 14 anni la Marmolada torna ad essere sede di arrivo del tappone dolomitico.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci