Padrin: «Sono anni d'oro per Belluno la nostra è la terra dei grandi eventi»

Giovedì 11 Novembre 2021
Padrin: «Sono anni d'oro per Belluno la nostra è la terra dei grandi eventi»
L'ENTUSIASMO
BELLUNO Sono anni d'oro per la provincia di Belluno. Prima i Mondiali di sci alpino 2021 a Cortina d'Ampezzo (purtroppo con le presenze azzoppate dal covid), poi il Giro d'Italia 2022, con una tappa unica che partirà dal capoluogo, infine le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. Tre esempi, ma ce ne sarebbero altri, di come lo sport al netto della pandemia stia facendo da volano per l'intero territorio. Le opportunità non mancano e questo è fondamentale, per non dire vitale, in una provincia dove l'età media è sempre più alta e il tasso di natalità sempre più basso. L'ufficializzazione di Belluno, città di tappa 2022, arriva a cinque mesi dall'altro grande evento rosa che aveva interessato il comune capoluogo: l'arrivo di tappa in Nevegal del Giro d'Italia Under 23. «Il grande ciclismo e le Dolomiti ha commentato ieri pomeriggio il presidente della Provincia Roberto Padrin hanno sempre avuto un legame indissolubile fatto di fascino, agonismo, fatica e successi. Sarà così anche per la penultima tappa del Giro 2022, la Belluno-Passo Fedaia».
TAPPA REGINA
Saranno 167 chilometri di pura fatica, ripagata in parte dallo spettacolo delle Dolomiti e dalla sua regina, cioè la Marmolada, in cui si concluderà la frazione. «Il classico tappone dolomitico ha continuato Padrin che probabilmente deciderà la classifica finale, e sicuramente darà grande lustro al nostro territorio».
INIZIARE SUBITO A LAVORARE
Una possibilità che deve essere sfruttata al massimo. La macchina del Giro arriverà a Belluno venerdì 27 maggio, un giorno prima del tappone dolomitico. Questo avrà una ricaduta importante (e senza precedenti) su strutture ricettive, ristoranti e bar che dovranno farsi trovare pronti. Certo, c'è una variabile, e nemmeno tanto piccola: il covid-19. Ma si è già visto che i grandi eventi possono essere celebrati anche in pandemia (basti pensare alla bolla dei Mondiali 2021 a Cortina d'Ampezzo che il dipartimento di prevenzione dell'Ulss Dolomiti era riuscito a monitorare dall'inizio alla fine evitando lo scoppio di focolai). «Nel campo dello sport ha ricordato il presidente della Provincia il nostro territorio ha sempre dimostrato grande capacità organizzativa e dagli eventi sportivi ha sempre tratto benefici in termini di immagine e promozione. Sara così anche per il tappone del 28 maggio 2022. Dopotutto, le nostre montagne fatte di roccia dolomia sono rosa all'alba e al tramonto, lo stesso colore del Giro». È un riscatto per tutti. Per i comuni delle terre alte, dato che nell'ultimo Giro erano stati esclusi due Passi causa maltempo, e ovviamente per il capoluogo. «Siamo felici e orgogliosi ha detto l'amministrazione di poter tornare ad ospitare una partenza del Giro d'Italia, a 11 anni dalla cronoscalata del Nevegal e a 8 dalla Belluno-Rifugio Panarotta. Ancora una volta la corsa rosa si deciderà sulle Dolomiti ed è per noi un onore essere di nuovo protagonisti di un pezzo di storia sportiva». Le Dolomiti saranno protagoniste assolute del Giro. Non soltanto per il passaggio della corsa rosa, ma anche e soprattutto per il significato della tappa. Saranno le ultime salite, quelle in cui i ciclisti dovranno mettere in gioco le ultime energie rimaste, prima della cronometro a Verona. «Siamo sicuri ha concluso l'assessore allo sport che ieri pomeriggio ha incontrato i delegati di Rcs sport che sarà una grandissima giornata di festa alla quale speriamo possano partecipare tantissimi tifosi, appassionati e curiosi». La speranza c'è, da parte di tutti, ma bisognerà fare i conti ancora una volta con il covid-19. In ogni caso, sarà una festa per tutte le Dolomiti.
DP
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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