Comelico, industriali contro la chiusura della galleria: «Se si parte ad aprile non c'è urgenza, prima le alternative»

Mercoledì 22 Dicembre 2021 di Yvonne Toscani
Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno

SANTO STEFANO DI CADORE (BELLUNO) «Se c’è un reale ed urgente problema di sicurezza per la galleria Comelico, con un rischio “ponte Morandi”, il tunnel va chiuso subito, non tra mesi o settimane, perché non si può certo mettere in pericolo la vita delle persone».

Pesano tantissimo le parole espresse, nell’assemblea popolare di lunedì, da Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, il cui intervento è stato particolarmente apprezzato dal pubblico che, presente al cinema Piave, ha più volte applaudito il contributo della numero uno degli industriali. 

PONTE MORANDI
«Se invece la galleria va chiusa per motivi di manutenzione “straordinaria” – ha continuato la presidente – allora si parta dalla realizzazione delle alternative e poi si proceda alla chiusura senza perdere altro tempo». Confindustria chiede, però, parole di chiarezza e verità, per capire quanto sia grave la situazione, che rischi ci siano e in quanto tempo si possano mettere a terra le alternative. E se sacrifici devono essere fatti, la contropartita dovrà essere considerevole e certa. «I livelli più alti di governo – ha continuato Lorraine Berton – dicano quanto sono disposti a investire. Vogliamo risorse vere e impegni chiari. In ballo c’è il futuro di migliaia di persone e centinaia di imprese».

RISCHIO CRISI
Per questo, per la presidente, andrebbero studiate e poste in essere immediatamente forme di compensazione vere per residenti, famiglie, imprese, non pacche sulla spalla: dai buoni carburante a trasporti pubblici più frequenti, dalle navette alle agevolazioni per le imprese. Il pericolo è di mettere in crisi un intero sistema economico. «Tra queste montagne – ha aggiunto – vivono comunità, c’è un sistema economico che si regge su precari e difficili equilibri: interrompere quella strada, così come programmato, significherebbe sottrarre l’ossigeno che ne garantisce la sopravvivenza. Ricordo che di lì passano anche camion e mezzi impegnati nella manutenzione del territorio, quelli del trasporto merci, dipendenti occupati nelle nostre imprese, tra cui anche alcune tra le più importanti della provincia che sono già in difficoltà perché non trovano personale sufficiente. La chiusura della galleria Comelico non deve e non può essere calata dall’alto senza opportune alternative che devono essere strutturali, proiettate nel tempo, durature».

FUTURO A RISCHIO
Lorraine Berton non ha fatto sconti nemmeno sui costi: «Abbiamo il diritto di avere le risorse che servono per tenere in vita un territorio come il Comelico, un pezzo rilevante della nostra provincia. Anche perché i costi economici e sociali sarebbero ben superiori e non possiamo pensare sempre all’oggi, perché così mettiamo a rischio il futuro delle nostre comunità e soprattutto dei nostri giovani». Eppure di una viabilità alternativa e valida per il Comelico se ne parla da decenni. Il 20 maggio del 2004 la Regione Veneto aveva annunciato un programma di interventi sulla rete viaria ancora di competenza statale per realizzare quel salto di qualità capace di rendere le infrastrutture a servizio della mobilità adeguate alle esigenze e allo sviluppo economico della regione. 

RADDOPPIO DI TUNNEL
Nel dicembre dello stesso anno l’Anas aveva accolto la richiesta regionale, inserendo nel Piano decennale il raddoppio della galleria Comelico e l’adeguamento del tunnel esistente, classificati nella categoria delle opere di manutenzione straordinaria e sicurezza stradale. E nell’allegato ad una delibera del Consiglio regionale si specificava persino l’importo di entrambi i lavori pari a complessivi 100 milioni di euro, interamente a carico della committenza Anas. Per il progetto di fattibilità della seconda canna si è occupata una società di ingegneria di Roma, specializzata in opere sotterranee, in ogni tipo di situazione, nel cui elenco la Comelico Bis figura tra i progetti di particolare rilievo. 
 

Ultimo aggiornamento: 09:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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