Esplosione di Farra, la Procura sospetta un gesto volontario e indaga per incendio doloso

Martedì 18 Aprile 2023 di Eleonora Scarton
L'appartamento di Farra di Feltre devastato dall'esplosione

FELTRE - Esplosione di Feltre, la Procura della Repubblica ha aperto un’indagine a carico di ignoti per le ipotesi di reato di incendio doloso e crollo di edificio.

Determinante per l’accertamento delle cause del botto e quindi per risalire alle responsabilità, sarà la relazione che il nucleo investigativo dei Vigili del fuoco di Mestre, in queste ore al lavoro nella palazzina sventrata, fornirà agli inquirenti. Sulla base di questo documento poi potrebbe venire disposta una perizia che segnerebbe la prosecuzione dell’iter giuridico. 

LA DEVASTAZIONE
L’esplosione è avvenuta quando mancava un quarto d’ora all’1 della notte tra venerdì e sabato al residence “corte dei fiori” in via Rio nella frazione di Farra di Feltre. Un botto tremendo che ha svegliato persone a distanza di chilometri dal luogo della deflagrazione. Un appartamento, quello di Nicola Boschello, è andato completamente distrutto. Altri 12 alloggi occupati da 22 persone sono fortemente danneggiati. Famiglie con bambini e nuclei singoli che, miracolosamente, sono usciti illesi dallo scoppio. Anche se ora si trovano senza un tetto. Sabato, accompagnati dai vigili del fuoco, i nuclei hanno potuto entrare nelle loro abitazioni per recuperare lo stretto necessario poi, non appena l’area sarà dissequestrata, potranno recuperare anche il resto. Nel frattempo è proseguito il piantonamento dell’edificio da parte degli agenti della polizia locale di Feltre che ormai da sabato non lasciano incustodita la struttura che , essendo priva di porte e finestre, oltre che di parte della facciata, può essere preda di malintenzionati. 

GLI APPROFONDIMENTI 
Dopo una giornata di sostanziale stallo, ieri sono ripresi gli approfondimenti necessari per stabilire l’esatta causa dell’esplosione dell’appartamento. Se la fuga di gas in un tratto della condotta privata è ormai accertata, resta da capire quale sia stata la miccia. Le ipotesi di reato avanzate dagli investigatori sembrano confermare il fatto che le indagini sono aperte a 360 gradi e non è stato escluso il fatto che vi possa essere stato anche il dolo. Ieri, nel condominio residence “corte dei fiori” di via Rio era al lavoro il nucleo investigativo dei vigili del fuoco di Mestre. Come spiega il comandante provinciale dei vigili del fuoco Antonio Del Gallo, «abbiamo sigillato tutta l’area ed ora attendiamo le determinazioni della Procura. Spetterà infatti alla Procura decidere se dare l’incarico a noi o ad un consulente. Noi siamo a disposizione». La decisione da parte della Procura dovrebbe arrivare a stretto giro in virtù della «delicatezza e dell’urgenza che c’è intorno a questa vicenda – prosegue Del Gallo -. Parliamo di 22 persone sfollate che attendono di poter tornare a recuperare definitivamente i propri beni». 

IL FERITO 
Miracolosamente è rimasta ferita una sola persona. Si tratta di Nicola Boschello, 47 anni di Feltre, proprietario dell’immobile esploso. Uscito con le proprie gambe dall’appartamento, è stato prima portato all’ospedale di Feltre per poi essere trasferito al centro grandi ustionati di Padova, proprio per le bruciature che l’esplosione gli ha causato soprattutto sulle mani, ma in generale sulla parte superiore del corpo. Come spiega il fratello Michele, «le sue condizioni sono in via di miglioramento, è ancora in rianimazione, ma i medici stanno valutando la possibilità di trasferirlo a breve in reparto». I famigliari continuano a stargli accanto ed anche ieri la mamma è andata a trovarlo: «Hanno scambiato solo poche parole perché ancora semi addormentato dai farmaci che assume», sottolinea il fratello. La cosa più importante per tutti è che le condizioni complessive migliorino e che possa essere dichiarato fuori pericolo. 

Ultimo aggiornamento: 07:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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