Casa esplosa, incidente o gesto volontario? Oggi la Scientifica, il ferito non può ancora parlare

Lunedì 17 Aprile 2023 di Olivia Bonetti
L'appartamento esploso nella notte fra venerdì e sabato

FELTRE - «Al momento non si esclude nulla: è stata una fuga di gas, ma resta da capire se dovuta a un atto volontario oppure se ci siano state delle perdite legate a problemi dell’impianto». Le parole del comandante provinciale dei vigili del fuoco, Antonio Del Gallo, fanno capire che le indagini sull’appartamento esploso la notte di sabato, in via Rio a Farra di Feltre stanno procedendo a 360 gradi. «Ora inizieremo - spiega il comandante - gli accertamenti con l’intervento del Nucleo investigativo antincendio regionale (il Nia che arriverà da Mestre oggi ndr), in accordo con la procura abbiamo deciso di affidare a questo nostro servizio un approfondimento di indagini». Intanto ieri si è conclusa la messa in sicurezza dello stabile da parte dei pompieri con teloni e altre protezioni: nel pomeriggio hanno lasciato il “residence Corte dei Fiori”. Presenti contro lo sciacallaggio gli agenti della polizia locale, e intervenuti per accertarsi della situazione anche il sindaco Viviana Fusaro e l’assessore comunale di Feltre, Andrea Bona.

LE IPOTESI

Il comandante dei vigili del fuoco Del Gallo sulle cause non si sbilancia: «Non potendo escludere nessuna ipotesi vogliamo vagliare tutte le possibilità: una perdita in qualsiasi punto potrebbe aver saturato l’ambiente e aver prodotto le condizioni per quella situazione». Sulla questione della sigaretta accesa da Nicola Boschello, il proprietario dell’appartamento esploso, non ci sono certezze per ora. Ferito nello scoppio quando è stato portato via pare abbia detto qualcosa, ma non sono state ancora acquisite informazioni dirette da lui. E sulle indagini oggi si farà il punto in procura dove è stato aperto un fascicolo contro ignoti con ipotesi di reato che vanno dal disastro colposo, ma non escludono il dolo.

LA SICUREZZA

La palazzina coinvolta nell’esplosione resta sotto sequestro. «Oggi siamo stati impegnati a sorvegliare - spiegava ieri il comandante dei vigili del fuoco - a mettere ancora in sicurezza l’immobile per cercare di evitare che da una parte che la scena, con l’immobile sotto sequestro, possa essere inquinata, e dall’altra abbiamo fatto in modo che elementi pericolanti potessero generare ulteriori rischi». Il condominio è stato evacuato per metà: nei 12 appartamenti che fanno parte dell’edificio danneggiato. Ma in quel complesso, nell’altra ala, ci sono ancora residenti che vivono nei loro appartamenti, come Daniel Canal che abita nella casa al piano terra e si sta facendo in quattro per aiutare i cittadini cinesi che avevano acquistato l’immobile vicino a lui e sono rimasti senza nulla.

«TEMPI LUNGHI»

Per le 22 persone sfollate non sarà semplice rientrare a casa. «L’edificio ha subito dei danni importanti da un punto di vista strutturale e impiantistico - spiega De Gallo -: quindi servirà una ristrutturazione completa, perlomeno da quanto abbiamo potuto vedere». E sa da una parte rassicura «il rischio crollo non c’è», dall’altra fa sapere che però «è impossibile pensare ad un rientro in tempi brevi». «Vanno eseguiti tutta una serie di lavori sugli impianti e quindi certo saranno molto lunghi». I dieci mesi annunciati da qualcuno? «Potrebbe essere forse anche di più - risponde il comandante -: tutta la struttura e quindi solai, muri: basti ricordare che il tetto è stato sollevato e poi è ricaduto, quindi ci sono danni alle strutture portanti, danni ai solai». Fa sapere di aver informato il prefetto della situazione, perché «adesso il vero problema saranno le dodici famiglie, le 22 persone, che non potranno rientrare nell’abitazione».

«TRAGEDIA SFIORATA»

«Essendo una struttura in cemento armato - riflette Del Gallo - i danni agli occupanti sarebbero potuti derivare dalle pareti o dalle porte che sono state sbalzate e che avrebbero potuto colpire le persone. Ma fortunatamente, non si sa come, non è andata così. Io ho fatto un sopralluogo e ho visto situazioni in cui veramente si è sfiorata la tragedia, forse la tarda ora con le persone a letto ha impedito conseguenze terribili. È andata bene tutto sommato, basti pensare che c’è stata un’altra esplosione, quasi contemporaneamente in Toscana finita in tragedia».

Ultimo aggiornamento: 13:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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